Il nonno teme l’uscita dall’euro e chiede lumi
Sono un pensionato preoccupato dalla crisi di fiducia nei riguardi dell’Unione europea e monetaria. Per questo vi chiedo che accadrebbe nel mio dossier titoli in caso di uscita dell’Italia dall’euro e in caso di ritorno alla lira. Nel deposito ho BTp, azioni Enel ed Eni e altri titoli da cassettista denominati in euro. Mi verrebbero rimborsati alla scadenza/ vendita in lire? Per eventuali obbligazioni denominate in dollari Usa o in franchi svizzeri potrei pretendere il rimborso nella valuta di emissione? La mia preoccupazione è legata al fatto che il contenuto del dossier titoli è destinato ad assicurare, tra qualche anno, la permanenza all’estero, per motivi di studio, dei miei due nipotini.
Lettera firmata
( via e- mail) risponde Federica Pezzatti f. pezzatti@ ilsole24ore. com
Iniziamo dalla sua preoccupazione principale che è par-
ticolarmente meritevole di attenzione: l a formazione di un capitale umano di qualità per i suoi nipoti. Considerata questa la sua priorità pare di intuire che la sua pensione sia sufficiente per fare fronte anche alle sue future esigenze.
Fatta questa premessa se intende finanziare le spese di studio all’estero dei suoi nipoti tramite lo smobilizzo delle sue attività finanziarie Jacopo Ceccatelli, amministratore delegato di Marzotto Sim contattato da «Plus24» per rispondere al suo quesito “valutario”, suggerisce innanzitutto di «verificare che il tempo necessario a rientrare di tali investimenti non sia troppo lungo rispetto al periodo che separa i suoi nipoti dalla realizzazione dei loro viaggi all’estero – spiega Ceccatelli –. Gli orizzonti temporali dovrebbero essere coerenti con le esigenze di disinvestimento dettate dal calendario formativo dei due ragazzi altrimenti si rischia di subire delle perdite per avere disinvestito prima della scadenza del titolo. Se invece il lettore intende finanziare gli studi tramite i frutti dei propri investimenti dovrà premunirsi di investire in attività finanziarie con flusso cedolare elevato e costante».
Quanto ai dubbi sull’uscita dall’Euro, l a prima considerazione da fare è che la possibilità che un Paese esca dall’Unione Monetaria Europea (quindi dall’Euro) non è regolamentata dalle attuali leggi, nè vi è memoria di precedenti storici di tale portata (il popolo inglese ha votato per uscire dall’Unione Europea non dall’Ume nella quale non è mai entrato). Per rispondere alla domanda del lettore dobbiamo quindi necessariamente rimanere nel campo delle ipotesi e applicare un misto tra buon senso e leggi attuali. Fermo restando che non è escluso che nel caso di un evento così estremo come l’uscita di un paese dall’Unione Monetaria Europea vengano emanati dei provvedimenti legislativi a modifica del normale svolgimento delle negoziazioni finanziarie.
«Il corrispettivo derivante dalla vendita o naturale scadenza di attività finanziarie denominate in una determinata valuta, viene liquidato nella valuta di denominazione dell’attività finanziaria in questione - spiega Ceccatelli –. Facendo un esempio pratico se un risparmiatore italiano ha investito 10mila dollari di nominale in un titolo di Stato americano che rimborsa alla pari, alla scadenza di questo titolo gli verranno accreditati sul conto in divisa a lui intestato 10mila dollari americani di cui il risparmiatore potrà disporre a proprio piacimento».
In alcuni casi però la banca “fa tesoreria” ovvero quando il cliente vuole comprare un titolo in dollari, anziché aprire un conto i n divisa sul quale far transitare le somme non in euro, la banca compra per suo conto i dollari con cui a sua volta compra il titolo.
In questo caso quindi anche alla scadenza del titolo la banca convertirà automaticamente in euro il rimborso del titolo originariamente in dollari.
«Quindi, per rispondere alla seconda domanda, in caso di scadenza o rimborso di attività finanziarie denominate in dollari o franchi svizzeri o valuta diversa da quella “di conto” è sufficiente avere un conto in valuta estera sul quale far accreditare il corrispettivo derivante dalle operazioni citate», spiega Ceccatelli.