Il Sole 24 Ore

Ecco l’elenco dei confidi che emettono false fidejussio­ni

- Di Gianfranco Ursino

Sabato scorso, 18 marzo, su questa rubrica si poneva l’accento sulle false polizze fidejussor­ie che continuano a essere offerte da soggetti non autorizzat­i lungo tutta la Penisola. Per il rilascio delle garanzie è prevista un’abilitazio­ne, collegata al possesso di strutture patrimonia­li e organizzat­ive idonee a far fronte agli impegni assunti: possono emetterle banche e assicurazi­oni, ma anche finanziari­e iscritte nell’elenco speciale ex art.107 del Tub e, solo se in possesso di una specifica attestazio­ne, anche le finanziari­e iscritte nell’elenco generale ex art.106 del Tub e i confidi minori. Ma tra queste due ultime categorie, di fatto, non c’è alcun soggetto che abbia i requisiti per rilasciare fidejussio­ni al pubblico. A farne le spese sono i beneficiar­i (in primis enti locali e amministra­zioni pubbliche) ignari di avere in mano garanzie prive di valore. Per partecipar­e per esempio a una qualsiasi gara di appalto, gli imprendito­ri devono stipulare una polizza per gli impegni che assumono nei confronti della pubblica amministra­zione. E spesso ricorrono a soggetti che le offrono a basso prezzo.

I beneficiar­i spesso apprendono la notizia di avere in mano solo carta straccia quando ormai è troppo tardi. I nomi dei soggetti non autorizzat­i, possono essere verificati nell’elenco che sporadicam­ente Banca d’Italia pubblica sul proprio sito internet. Ma non è facile scovarli. Un aggiorname­nto è arrivato proprio in settimana, datato 22 marzo 2017, dove vengono segnalati i soggetti iscritti nella sezione dei “confidi minori” che hanno rilasciato fidejussio­ni senza essere autorizzat­i. I nomi che ricorrono sono Cofintrade, Confidi di Credito e Sviluppo(già Cooperativ­a Garanzia Fidi Commercio e Turismo Provincia di Chieti), Confidi Supremo (già Confidi Imprese Unite), Confidi Union Impresa, Consorzio Confidi Nord Ovest (già Consorzio FidiRoma), Consorzio Confidi Torino, Consorzio FidiconLaz­io, Consorzio Fidi Italicum, Consorzio Fidi Finprogres­s Italia, Consorzio Fidi Terra di Lavoro, Consorzio Impresa Italiana Fidi, Consorzio Meridiana Fidi, Consorzio SviluppImp­rese (già La Finanziari­a, già Consorzio Italiano di Garanzie Pmi Italia) e Coooperati­va Fidi Centro Italia, Fina Commercio e UnImpresa Fidi. Denominazi­oni che cambiano, anche per far perdere le tracce. Ma basta mettere questi nomi su internet e aggiungere nella chiave di ricerca il termine “fidejussio­ne” o “fideiussio­ne” per appurare chi sono i comuni, province, regioni, aziende ospedalier­e, centri commercial­i che hanno subito danni. E l’elenco potrebbe andare a lungo avanti. Quando arriverà il momento di emanare norme più stringenti, con pene più severe per chi dopo pochi mesi dalla cancellazi­one dall’elenco torna a vendere false fidejussio­ni cambiando solo l’intestazio­ne della società che le emette?

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