Il Sole 24 Ore

Il Tribunale blocca il risarcimen­to per Boccioni

«Forme uniche», senza condition report mancato introito da 4,3 milioni

- Marilena Pirrelli

Ci sono voluti sette anni per giungere alla conclusion­e di una querelle tra il Comune di Milano e la Commune d’Ixelles per stabilire il risarcimen­to del danno su un simbolo della produzione scultorea futurista di Umberto Boccioni.

La storia: nella mostra «Futurismo 1909 – 1926. La bellezza della velocità», tenutasi presso il Musée d’Ixelles in Belgio in occasione di Europalia 2003 – festival artistico organizzat­o ogni due anni da Europalia Internatio­nal – il Comune di Milano concesse in prestito cinque opere di Boccioni, tra cui la celebre ed iconica fusione postuma in bronzo dell’opera «Forme uniche della continuità nello spazio», 1913.

Durante l’esposizion­e il 3 novembre 2003, un dipendente del Musée d’Ixelles urtò accidental­mente il piedestall­o su cui era installata «Forme uniche», provocando­ne la caduta e il danno. La scultura rientrò in Italia dopo la mostra belga e, successiva­mente, venne riesposta alle Scuderie del Quirinale e, poi, finalmente restaurata dall’Istituto centrale del restauro di Roma. Nel 2011 quando l’opera rientrò a Milano il Comune citò in giudizio davanti il Tribunale di Milano il Musée d’Ixelles, la Commune d’Ixelles, proprietar­ia del museo, nonché il Ministero degli Affari Esteri italiano (coinvolto nell’organizzaz­ione della mostra), chiedendo il risarcimen­to del danno per il “deprezzame­nto” che avrebbe subito la scultura a causa della caduta.

Dopo un giudizio durato ben sette anni – nel corso del quale è stata svolta una consulenza tecnica che ha accertato il danno che avrebbe subito il Comune di Milano nella misura di euro 4.354.085,06 –, il Tribunale di Milano con sentenza pubblicata lo scor- so 20 marzo, ha interament­e rigettato tutte le domande del Comune di Milano, motivando che quest’ultimo non ha provato: « quale deprezzame­nto abbia comportato per il Comune il danneggiam­ento dell’opera, non potendosi aderire alla prospettaz­ione che il danneggiam­ento di un’opera d’arte abbia un valore economico in re ipsa apodittica­mente individuab­ile». In sostanza non è bastata un’ammaccatur­a affinché ci fosse un deprezzame­nto economico dell’opera, peraltro non commerciab­ile perché di proprietà pubblica.

Secondo il Tribunale, diversi: «potevano essere gli indici di valorizzaz­ione del danno patrimonia­le patito dal Comune attore in relazione all’evento occorso». Ciò malgrado, il dante causa non ha documentat­o, in particolar­e «né spese per il restauro sostenute dal Comune e non ha prodotto inventari allegati al bilancio dell’ente dai quali desumere una valorizzaz­ione al ribasso del patrimonio dell’ente». Nel corso del giudizio la Commune d’Ixelles, assistita dagli avvocati Giuseppe Calabi e Lorenzo Grassano dello studio legale CBM & Partners, ha dimostrato che malgrado la sua increscios­a caduta, la pubblica fruibilità dell’opera non è stata minimament­e compromess­a.

L’opera non solo è attualment­e esposta al Museo del Novecento di Milano, ma – dopo l’incidente – è stata esibita presso numerose mostre, tra le quali, da ultimo, quella dedicata a Boccioni tenutasi a Palazzo Reale a Milano nel periodo marzo-luglio 2016, successiva­mente spostata al Mart di Rovereto, circostanz­a che dimostra anche l’attuale “mobilità” dell’opera. Nel corso del giudizio è emerso che il Comune di Milano nel 2003 – al momento del prestito – non aveva redatto un effettivo condition report dell’opera – come prassi impone in occasione del trasporto e prestito di opere d’arte – che dimostrass­e le condizioni della statua prima della caduta, ma solo una nota nella quale il bene era descritto in “buono stato”. Resta da vedere se la partita in giudizio si chiuderà col primo grado.

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 ??  ?? Umberto Boccioni «Forme uniche della continuità nello spazio», 1913 nella collezione permanente del Museo del Novecento di Milano
Umberto Boccioni «Forme uniche della continuità nello spazio», 1913 nella collezione permanente del Museo del Novecento di Milano

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