In arrivo dal Miur altri 140 milioni
Il ministero dell’Istruzione pronto a sbloccare fondi europei per progetti di alta qualità Dopo Traineeship di Federmeccanica, arriva il piano di Farmindustria
pIl ministero dell’Istruzione sta per sbloccare ulteriori 140 milioni di euro per rafforzare l’alternanza scuola-lavoro: le somme, aggiuntive rispetto ai 100 milioni annui stanziati dalla legge 107, arriveranno dal Programma operativo nazionale finanziato con fondi europei e potranno essere utilizzate dalle scuole per lo sviluppo di progetti di “alta qualità” (in filiera, in rete e in mobilità). A settembre partirà, poi, una piattaforma dedicata alla formazione “on the job”, con l’obiettivo, tra l’altro, di semplificare il processo di compilazione degli adempimenti burocratici e la formazione sulla sicurezza; mentre ieri sono state inviate alle scuole prime indicazioni operative, che rischiano però di andare nella direzione opposta, ingessando i percorsi formativi per gli studenti, escludendo, nei fatti, i datori dalla co-progettazione dell’esperienza di studio e lavo- ro, e precludendo, inoltre, alle agenzie del lavoro - certificate dal ministero del Lavoro - di facilitare i rapporti con le aziende.
L’alternanza, resa obbligatoria dalla riforma Renzi-Giannini, si sta diffondendo; ma tra luci e ombre: i ragazzi interessati dalle novità, nel 2015/2016, sono stati 652.641, provenienti da 5.911 istituti, accolti da 151.200 aziende. Quest’anno si stimano più di un milioni di alunni coinvolti: «Nell’alternanza ci crediamo, e la vogliamo di qualità e per tutti», ha ripetuto il sottosegretario, Gabriele Toccafondi. Il punto è che il contatto con il mondo produttivo è limitato (di qui il progetto Anpal con mille tutor per rafforzare il link tra scuole e imprese); e soprattutto si continua a non riconoscere lo sforzo degli imprenditori nella formazione dei giovani (una maggiore attenzione per le imprese è stata ribadita anche dal vice presidente per il Capitale umano di Confindustria, Giovanni Brugnoli).
Eppure esempi virtuosi non mancano, a partire dal progetto «Traineeship» di Federmeccanica. A questi si affiancherà ora l’industria farmaceutica che partirà con una iniziativa pilota: «Interesserà le aziende del farmaco e dell’intera filiera, con eccellenze a livello globale anche nelle macchine e tecnologie per la produzione e il confezionamento dei medicinali», ha spiegato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. Il progetto, articolato su tre anni, coinvolgerà licei e istituti tecnici e professionali e alunni dei cluster di Bologna-Parma e Latina-Pomezia, aprendo a “viaggi” nelle imprese hi tech e digitalizzate, per conoscere da vicino attività, meccanismi e organizzazione.
«È una iniziativa per i giovani e il loro futuro - ha aggiunto Scaccabarozzi -. Al termine della fase pilota, potrà essere estesa a tutte le aziende farmaceutiche e della filiera che lo richiederanno».