Audience in crescita per i nuovi canali
Il primo trimestre 2017 conferma l’andamento negativo del consumo di televisione da televisore. In cinque anni la tv ha perso tre milioni di persone che non si trovano più davanti al piccolo schermo. Seicentomila solo in questo primo trimestre. In questo quadro, il tempo dedicato a seguire l’offerta televisiva da un televisore è sceso di oltre venti minuti. L’inverno, stagione in cui il consumo di televisione è più elevato, registra per la prima volta un numero di consumatori tv inferiore all’80% della popolazione.
Detto questo non resta che constatare, dati Auditel alla mano, che il 79,1% del popolo italiano dedica alla programmazione televisiva parte del proprio tempo, e la segue dal caro vecchio televisore. È infatti evidente che il consumo dell’offerta tv si estende oltre il televisore. Oltre il 50% degli utenti Internet frequenta siti di brodcaster monitorati da Audiweb. Tutti navigatori interessati a quel che passa in tv, anche se non tutti seguiranno poi i programmi dai loro device, né si può ipotizzare si tratti di persone tutte diverse da quelle sedute davanti al televisore acceso. Alla misurazione del reale consumo di televisione ci si sta lavorando, ma non è ancora possibile disporre di un valore attendibile.
L’Osservatorio Comunicazione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dedica alla tv una sola slide, mostrando l’andamento dei singoli editori, con Rai al 36% e Mediaset al 31% a fine 2016. Il primo trimestre 2017 vede il servizio pubblico al 38% e Mediaset il 32% di share. Basse le perdite delle generaliste, con Canale 5 che migliora le prestazioni al pomeriggio e stacca Rai Uno in crisi d’identità pomeridiana. Occorre un salto di qualità per sostituire gossip, cronaca nera e propri rappresentanti identitari in un’ottica da servizio pubblico.
Consistente la crescita dei canali minori Rai (+11%), sale al 6,7% la quota Sky (+15%) che registra il primato di Tv8 tra i nativi digitali. È su questo comparto che si misura l’entità del cambiamento. A una Tv8 in testa nel giorno medio, si affianca il primato di Rai YoYo al mattino (07-13) con il 2,6% di share e la terza posizione di Tv2000 grazie alla Santa Messa (3,5%) a “Bel tempo si spera” e alla telenovelas “Topazio”.
Guardando al versante squisitamente informativo, la preghiera del mattino di hegeliana memoria viene sostituita in Tv dalla visione di Rai News, la rete all news di Viale Mazzini che è anche l’unica rete All News presente nella Top 10. Anche in questo caso sono però tanti gli uomini moderni a recitare preghiere davanti a un device mobile connesso su rassegne stampa e siti d’informazione. Sempre grazie all’informazione in questa fascia, ma solo in questa, La7 sopravanza Rete 4.
In prime time, invece, Tv8 batte tutte le nuove tv. Seconda è Nove (di Discovery) che raddoppia i propri ascolti. Altra novità è l’ingresso nella Top 10 di Paramount Channel con uno share dell’1,1%: risultato che consente a Viacom di registrare la miglior performance tra gli editori.