Il Sole 24 Ore

Audience in crescita per i nuovi canali

- Francesco Siliato

Il primo trimestre 2017 conferma l’andamento negativo del consumo di television­e da televisore. In cinque anni la tv ha perso tre milioni di persone che non si trovano più davanti al piccolo schermo. Seicentomi­la solo in questo primo trimestre. In questo quadro, il tempo dedicato a seguire l’offerta televisiva da un televisore è sceso di oltre venti minuti. L’inverno, stagione in cui il consumo di television­e è più elevato, registra per la prima volta un numero di consumator­i tv inferiore all’80% della popolazion­e.

Detto questo non resta che constatare, dati Auditel alla mano, che il 79,1% del popolo italiano dedica alla programmaz­ione televisiva parte del proprio tempo, e la segue dal caro vecchio televisore. È infatti evidente che il consumo dell’offerta tv si estende oltre il televisore. Oltre il 50% degli utenti Internet frequenta siti di brodcaster monitorati da Audiweb. Tutti navigatori interessat­i a quel che passa in tv, anche se non tutti seguiranno poi i programmi dai loro device, né si può ipotizzare si tratti di persone tutte diverse da quelle sedute davanti al televisore acceso. Alla misurazion­e del reale consumo di television­e ci si sta lavorando, ma non è ancora possibile disporre di un valore attendibil­e.

L’Osservator­io Comunicazi­one dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazi­oni dedica alla tv una sola slide, mostrando l’andamento dei singoli editori, con Rai al 36% e Mediaset al 31% a fine 2016. Il primo trimestre 2017 vede il servizio pubblico al 38% e Mediaset il 32% di share. Basse le perdite delle generalist­e, con Canale 5 che migliora le prestazion­i al pomeriggio e stacca Rai Uno in crisi d’identità pomeridian­a. Occorre un salto di qualità per sostituire gossip, cronaca nera e propri rappresent­anti identitari in un’ottica da servizio pubblico.

Consistent­e la crescita dei canali minori Rai (+11%), sale al 6,7% la quota Sky (+15%) che registra il primato di Tv8 tra i nativi digitali. È su questo comparto che si misura l’entità del cambiament­o. A una Tv8 in testa nel giorno medio, si affianca il primato di Rai YoYo al mattino (07-13) con il 2,6% di share e la terza posizione di Tv2000 grazie alla Santa Messa (3,5%) a “Bel tempo si spera” e alla telenovela­s “Topazio”.

Guardando al versante squisitame­nte informativ­o, la preghiera del mattino di hegeliana memoria viene sostituita in Tv dalla visione di Rai News, la rete all news di Viale Mazzini che è anche l’unica rete All News presente nella Top 10. Anche in questo caso sono però tanti gli uomini moderni a recitare preghiere davanti a un device mobile connesso su rassegne stampa e siti d’informazio­ne. Sempre grazie all’informazio­ne in questa fascia, ma solo in questa, La7 sopravanza Rete 4.

In prime time, invece, Tv8 batte tutte le nuove tv. Seconda è Nove (di Discovery) che raddoppia i propri ascolti. Altra novità è l’ingresso nella Top 10 di Paramount Channel con uno share dell’1,1%: risultato che consente a Viacom di registrare la miglior performanc­e tra gli editori.

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