Il Sole 24 Ore

Tutti i documenti vanno consegnati a chi compra

-

a Anche se la legge parla di «accordo», il fisco vuole che l’intesa sulle rate residue di detrazione sia scritta nel rogito. Lo si comprende dalla circolare 19/E/2012 (par. 1.8) e dalla guida «Ristruttur­azioni edilizie» dell’Agenzia, che richiede «specifiche indicazion­i nell’atto di compravend­ita». Così, ad esempio, se ci fosse un accordo nel compromess­o che per una svista non viene “ripetuto” nel rogito, la detrazione passerebbe al compratore.

Né la normativa, né l’Agenzia richiedono formule particolar­i, sarà quindi il notaio a valutare la dicitura più appropriat­a.

L’eventuale intesa tra le parti ha anche delle ricadute a livello documental­e. Infatti, quando il bonus transita all’acquirente, il venditore è tenuto a consegnarg­li le ricevute dei bonifici, le fatture, gli eventuali titoli abilitativ­i e gli altri documenti che dovranno essere mostrati alle Entrate in caso di controllo, come ad esempio gli allegati tra- messi all’Enea per gli interventi agevolati dall’ecobonus.

Si tratta di un punto molto delicato: è evidente che il venditore potrebbe non aver voglia di collaborar­e, se non conosce la legge e dopo il rogito si accorge di aver perso la detrazione. E a quel punto l’acquirente dovrebbe iniziare una discussion­e e forse un contenzios­o in sede civile. Ragion per cui è bene pattuire la consegna dei documenti al rogito.

Un altro punto delicato è la possibilit­à di rettificar­e in seguito l’atto d’acquisto con l’intervento del notaio: operazione teoricamen­te fattibile con l’ok dell’acquirente, perché dopotutto cambia solo la spettanza del bonus e non vengono violati i princìpi fissati dallo Statuto del contribuen­te, ma sull’ammissibil­ità della quale non ci sono prese di posizione dell’Agenzia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy