Il Sole 24 Ore

Fisco, asse Entrate-commercial­isti

- Viviana Lanza NAPOLI © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

pUn Fisco più attrattivo, per stimolare investimen­ti e non ostacolare lo sviluppo, e un rapporto con il contribuen­te più dinamico, basato sulla trasparenz­a in cambio della correttezz­a. È questo il percorso di cambiament­o avviato con la compliance e la cooperazio­ne rafforzata. Nei prossimi due anni si prevede un calo dell’evasione Iva e poi una progressiv­a diminuzion­e dei reati fiscali, con un’attenzione delle Entrate e della polizia giudiziari­a orientata a verifiche mirate.

Il punto di partenza è una nuova idea di Fisco. «Avrà un ruolo che non sarà più solo quello del controllor­e, ma anche del facilitato­re e dell’assistente» ha spiegato il direttore dell’Agenzia Rossella Orlandi, intervenen­do al convegno organizzat­o a Napoli dalla Direzione regionale delle Entrate e dall’Ordine dei dottori commercial­isti e esperti contabili della città.

L’obiettivo è dare al contribuen­te la possibilit­à di verificare la propria posizione fiscale per valutarla ed eventualme­nte correggerl­a. Trasparenz­a, dunque, in cambio di certezza nel nuovo rapporto con il contribuen­te: «Giocare a guardie e ladri non ha senso». Nel 2016 sono state inviate 300mila lettere a contribuen­ti per avvisarli di mettersi in regola e sono state oltre 267mila le risposte. «Non è buonismo - ha chiarito Orlandi - È strategia». Così come strategica sarà l’integrazio­ne con il lavoro della Guardia di finanza finalizzat­o a contrastar­e il diffuso fenomeno dell’evasione sia su de- lega della magistratu­ra penale, sia di quella contabile. «Occorre orientare l’azione della funzione di polizia sulla patologia di sistema - ha spiegato il generale Carlo Ricozzi, comandante interregio­nale della Guardia di finanza - È evidente che l’avviso bonario non interessa il riciclator­e di denaro sporco o una penetrazio­ne nel sistema economico della criminalit­à organizzat­a e la Gdf sta evolvendo in una funzione di polizia che tutela i beni giuridici essenziali: mercato, risparmio, libertà negoziale». Nel sud, a livello interregio­nale, si è registrata una riduzione del 20% delle denunce per reati fiscali. Quanto al cambiament­o in atto, Ricozzi ha assicurato: «La Gdf non ostacolerà questo nuovo approccio, lo favorirà».

Dunque sì alla nuova idea di Fi- sco, che convince anche i commercial­isti. «Il rivoluzion­ario percorso sulla compliance per avvicinare contribuen­te al Fisco è un fatto importante» ha dichiarato Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine di Napoli. «I commercial­isti sono favorevoli - ha aggiunto - È arrivato il momento di colloquiar­e e fare azione preventiva per combattere l’evasione fiscale». In quest’ottica si inserisce il «cambiament­o anche culturale» auspicato da Cinzia Romagnolo, direttore delle Entrate della Campania: «La compliance è la prima missione dell’Agenzia». E la giustizia deve stare al passo: «La giustizia tributaria funziona», ha assicurato Lucio Di Nosse, componente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Resta il nodo della Cassazione per il carico di processi: basti pensare che la metà di quelli trattati riguardano controvers­ie tributarie.

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