Nella Brexit conta più l’orgoglio nazionale che la crisi della Ue
Gentile Cerretelli, ieri è iniziata la Brexit ma la Gran Bretagna appare divisa fra chi è favorevole a lasciare l’Unione e chi ancora crede nelle istituzioni comunitarie. Non è bastato il crollo (-20%) della sterlina sul dollaro, non sono bastate le proteste. La premier Theresa May va avanti. Il divorzio, a suo giudizio, dipende più dall’orgoglio del popolo della Gran Bretagna o più dalla pochezza dell’Unione europea, per cui meglio soli che affiancati a una Unione che è solo nei sogni e non nella realtà?
Paolo Sarca
Milano Caro Sarca,
la Gran Bretagna resta divisa come era prevedibile, visto che nel giugno scorso il referendum sull’uscita dalla Ue ha vinto ma con un margine stretto di consensi. Il premier Theresa May ha scelto di attenersi al responso democratico. Difficilmente avrebbe potuto fare altrimenti in un Paese che fin dall’inizio ha avuto rapporti difficili, ambigui e contraddittori con la Ue. Anche se avrà, perlomeno nell’immediato, un prezzo altissimo, il divorzio riflette la co- stante preoccupazione degli inglesi di recuperare sovranità nazionale e difendere la propria identità insulare a tutti i livelli. Colpa delle lacune e dei difetti innegabili della Ue? Certo, il processo all’Europa ha avuto un ruolo ma sono convinta che sia stata ancora più decisiva la voglia confusa di tornare con le mani libere rimangiandosi la scelta, anche allora referendaria, di oltre 40 anni fa.
Il progetto Versilia Yachting
La lettera del sottosegretario Ivan Scalfarotto, pubblicata sul Sole 24 Ore del 17 marzo, oltre a confermare il Suo apprezzato impegno verso il nostro settore, mi offre l’opportunità di spiegare le motivazioni e gli obiettivi del progetto “Versilia Yachting Rendez-vous”, partendo dall’assunto che siamo in un sistema dove esiste la libertà di impresa e di iniziativa, particolarmente in un ambito di mercato, quello della nautica, realmente globale. Il Versilia Yachting Rendez-vous nasce per essere complementare al Salone di Genova: nasce per espressa esigenza degli imprenditori della grande nautica e della sua filiera di eccellenza, con l’obiettivo di mettere in evidenza il meglio del Made in Italy attorno alle più belle barche, ai prodotti e ai servizi. È stata proprio la necessità di dare una risposta a queste aziende, che da anni in Italia non trovavano più adeguata vetrina, a spingere, quasi due anni fa, Nautica Italiana - che con 84 soci raccoglie oggi l’80% della produzione cantieristica del nostro Paese - a proporre in modo aperto e trasparente nuovo palinsesto di eventi che arricchisse e differenziasse l’offerta esistente. E non deve sorprendere: la Francia, la cui forza produttiva nautica è certamente inferiore a quella dell’Italia, vanta quattro saloni, ognuno segmentato su target specifici, in un’alternanza di valore internazionale e/o di promozione del proprio mercato interno. Per questo l’obiettivo di Nautica Italiana è creare un evento inedito, per stagionalità, luogo, obiettivi, format, tipologia e target partecipanti, che si aggiunga all’offerta esistente. Così abbiamo individuato in Viareggio, primo distretto nautico internazionale, la sede ideale per vocazione e professionalità sul territorio. Abbiamo scelto maggio come momento migliore, anche in relazione al calendario del Saloni nautici internazionali. Abbiamo coinvolto il partner fieristico più grande che esiste in Italia per garantire professionalità e imparzialità nell’organizzazione. Al Versilia Yachting Rendez-vous si potranno ammirare un centinaio di barche per lo più di grandi dimensioni ed in ogni caso di altissima qualità, espressione dei primari marchi a livello mondiale. Attorno ad esse, in una logica di trasversalità e di contaminazione con il territorio, esporrà il meglio del nostro Paese, in quei settori produttivi e servizi che ci contraddistinguono nel mondo: design, moda e lifestyle, food e fashion. Ci rammarica come questo messaggio, che oggi è compreso in maniera unanime da tutte le aziende del settore, di qualsiasi fede e appartenenza associativa, non venga invece capito da chi dovrebbe rappresentarne la voce. Tuttavia noi preferiamo ricordare a tutti questa opportunità nuova che ha come unico obiettivo la promozione internazionale del settore nautico, che aggiunge ulteriori occasioni di business e di sviluppo per il comparto. Questo è l’impegno di Nautica Italiana.
Lamberto Tacoli
Presidente di Nautica Italiana