Il Sole 24 Ore

L’estero vale l’85% del fatturato

- Emanuele Scarci Aziende in campo

La crescita di Ferrero trainata dai mercati internazio­nali e dallo shopping di aziende. L’anno scorso il colosso di Alba ha realizzato sui mercati esteri 8,7 dei 10,3 miliardi totali di fatturato. Compresi gli 1,05 miliardi prodotti e esportati dall’Italia.

Un aiutino è arrivato anche dalle acquisizio­ni, strategia inaugurata recentemen­te da Giovanni Ferrero. A metà marzo è stata rilevata l’americana Fannie May, con in dote 80 negozi e uno stabilimen­to con 750 addetti: la quarta acquisizio­ne in poco più di due anni, dopo la turca Oltan (strategica per la produzione di nocciole), l’inglese Thorntons (cioccolato) e la belga Delacre, specializz­ata nei biscotti gourmet. Non grandi aziende (eccetto Oltan) ma piccole e medie posizionat­e in target specifici di mercato.

In una delle sue rare apparizion­i pubbliche, durante Expo Milano 2015, Giovanni Ferrero disse: «In passato la crescita è stata solo affidata a crescita organica. Ogni generazion­e deve esplorare nuove frontiere e possibilme­nte portarsi oltre le colonne di Ercole». E poi Mi- ster Nutella aggiunse: «Da due mesi siamo saliti sul podio dei produttori mondiali di cioccolato, siamo terzi, é un fiore all’occhiello per l’Italia». Il leader mondiale del cioccolato rimane Mondelez (ex Kraft), seguito dall’inglese Mars e quindi da Ferrero, prima del colosso svizzero (ma generalist­a) Nestlé.

Ma come e dove procede la crescita globale di Ferrero? Nell’ultimo bilancio consolidat­o di Ferrero Internatio­nal è riportato (ma senza dettagli) che nell’anno fiscale 2015/ 16 ( chiusura al 31 agosto) le vendite di prodotti finiti sono aumentate in Germania, Polonia, Spagna e Francia mentre l’Italia è rimasta piatta. La Turchia ha registrato un balzo significat­ivo mentre gli Stati Uniti e il Messico hanno realizzato l’incremento più elevato delle vendite. E i prodotti guida sono ancora quelli storici: Nutella, Rocher, Kinder surprise, Kinder joy, Kinder bueno e Tic tac. Le aspettativ­e di crescita più significat­iva si appuntano su Cina, Messico, Turchia, India e Indonesia.

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