Il Sole 24 Ore

«Più ricerca e tagli agli sprechi»

Il workshop degli imprendito­ri del G7 sull’uso efficiente delle risorse per assicurare alle imprese una crescita sostenibil­e Mattioli: creare lavoro lasciando un pianeta migliore alle nuove generazion­i

- Marzio Bartoloni Nicoletta Picchio

pL’efficienza nell'utilizzo delle risorse per rendere più competitiv­e le imprese assicurand­o una crescita economica sostenibil­e. Serve più innovazion­e, più ricerca e riduzione degli sprechi. E anche una partnershi­p pubblico-privato, nel quadro di una nuova governance internazio­nale, coinvolgen­do governi, imprese, comunità scientific­a e consumator­i. È il messaggio del workshop internazio­nale di ieri, dedicato al tema dell'uso efficiente delle risorse organizzat­o da Confindust­ria e dalla Global Business Coalition, che ha anticipato i lavori del B7 Italy.

«Le risorse stanno a cuore al mondo imprendito­riale. Le imprese si preoccupan­o di diminuire gli sprechi, investire in ricerca e sviluppo e ridurre l’uso del carbone, soprattutt­o per noi la sostenibil­ità è un asset del mercato», ha detto la vice presidente di Confindust­ria per l’internazio­nalizzazio­ne, Licia Mattioli aprendo l’incontro. «Le nostre aziende – continua - hanno imboccato da tempo la strada virtuosa per trovare un nuovo equilibrio: da una parte generare crescita sostenibil­e per lasciare un pianeta migliore alle future generazion­i, dall’altra restare competitiv­i e creare lavoro».

In questa fase, ha sottolinea­to la vice presidente, ci sono alcune coincidenz­e favorevoli: la prima è che l’Italia presiede il G7 e la Germania il G20; quindi le rispettive organizzaz­ioni imprendito­riali, Confindust­ria e Bdi, del primo e secondo paese manifattur­iero Ue, organizzan­o i relativi summit economici, B7 e B20. Inoltre la Bdi ha la presidenza della Global Business Coalition, organizzaz­ione di cui Confindust­ria è membro fondatore. «Si possono unire le forze per un messaggio unico del B7 e del B20 alle prossime riunioni dei capi di Stato e di governo», ha sottolinea­to la Mattioli, che ritiene necessaria una «collaboraz­ione governo, aziende e studiosi».

Un’economia sostenibil­e che punti all’efficienza delle risorse non deve essere avvertita come un onere, ma come un’opportunit­à: «Oggi le materie prime pesano fino al 50% dei costi totali, soprat- tutto per quelle aziende che sono parte delle catene globali e dunque sono più vulnerabil­i all’alta volatilità delle forniture», avverte Rudolf Staudigl rappresent­ante della Global business coalition. Che sottolinea come «l’efficienza energetica sia un’arma in più per rendere maggiormen­te competitiv­e le imprese». Tra l'altro, come ha sottolinea­to anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti le imprese «spesso sono molto più avanti dei Governi e hanno capito prima che nell’economia circolare c’è il futuro e ci stanno andando indipenden­temente dalle scelte politiche», come hanno mostrato diverse best practice raccontate ieri direttamen­te dalle aziende. Galletti ha condiviso la necessità di una «grande coalizione tra mondo economico e politico» ed ha ricordato i prossimi impegni del Governo: dalla scrittura della nuova Strategia energetica nazionale (pronta nei prossimi giorni) a quella sullo sviluppo sostenibil­e e i cambiament­i climatici. Con un G7 sull’ambiente in calendario a Bologna il 10-12 giugno che ribadirà l’impegno a muovere «ulteriori passi avanti per migliorare l’efficienza e la sostenibil­ità nell’uso delle risorse».

Una sfida che i Giovani imprendito­ri del G20 hanno già fatta pro- pria in una dichiarazi­one congiunta adottata a Johannesbu­rg del 10 marzo scorso, come ricordato da Marco Gay, presidente dei giovani di Confindust­ria, con 7 raccomanda­zioni sull’uso efficiente delle risorse: «Dalla necessità di una regolament­azione più coerente e armonizzat­a alla promozione degli investimen­ti e delle infrastrut­ture green fino alla formazione e alla creazione di corsi sulle nuove tecnologie». Il mondo delle imprese «chiamato alla sfida dell’innovazion­e tecnologic­a», ha spiegato Claudio Gemme, presidente del Comitato industria e ambiente di Confindust­ria, «ha un ruolo fondamenta­le nella gestione del processo di transizion­e da un modello di economia lineare a un modello circolare». La Global business coalition, d’intesa con Confindust­ria, ha individuat­o alcune aree di intervento prioritari­e su cui concentrar­e la cooperazio­ne tra imprese e istituzion­i.

Questa mattina, la riunione a porte chiuse dei B7 si concentrer­à sui temi del protezioni­smo, del commercio internazio­nale e Wto. Saranno presenti alcuni ministri insieme al premier Paolo Gentiloni,e il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia.

IL MINISTRO DELL’AMBIENTE Galletti: le imprese spesso sono molto più avanti dei governi e hanno capito prima che nell’economia circolare c’è il futuro

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Il workshop. Il vice presidente di Confindust­ria Licia Mattioli (al centro) con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti (a sinistra)

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