Fincantieri stringe sull’acquisizione di Stx France
L’ad Bono: «Trattative in corso, pronti ad accogliere le r ichieste dei sindacati transalpini»
pL’acquisizione di Stx France da parte di Fincantieri entra in una fase decisiva. E le prossime settimane, come ha lasciato intendere ieri l’ad Giuseppe Bono, potrebbero segnare una svolta positiva nel confronto che si gioca sull’asse Roma-Parigi. «Le nostre iniziative strategiche sono in corso e spero che nel prossimo futuro possiamo comunicare al mercato il risultato di queste iniziative», ha detto ieri mattina in conference call.
Nessun riferimento esplicito alla partita francese, ma tutto lascia presagire che da quel fronte possano arrivare presto delle novità. Anche perché subito dopo, interpellato telefonicamente dal Sole 24 Ore, il top manager ha fatto capire che sull’altro fronte, quello sindacale, dove le sigle francesi hanno sollecitato a più riprese garanzie sugli investimenti, nonché sul mantenimento del perimetro occupazionale e delle attività dei cantieri di Saint-Nazaire, il “tesoretto” in pancia a Stx France, non ci sono ostacoli di nessun tipo. «Per quanto riguarda le richieste del sindacato - ha spiegato l’ad Bono - contenute in un comunicato pubblico (diffuso a metà gennaio dopo un incontro con il ministro dell’Industria transalpino, Christophe Sirugue, ndr), Fincantieri ha già dato la sua disponibilità ad accoglierle».
Insomma, il gruppo rassicura sui progetti futuri per i gloriosi cantieri dell’Atlantique. Ma è chiaro che il match più delicato si gioca con il governo francese che detiene una maggioranza di blocco in Stx France e che, in più occasioni, si è detto contrario all’ipotesi di una maggioranza assoluta nelle mani di Fincantieri. «Le trattative sono in corso - prosegue il ceo - e l’accordo si farà se ci saranno le condizioni per farlo. Noi lo faremmo per diventare più forti non certo per indebolire il tutto».
Un messaggio, quest’ultimo, che il ceo ha poi ribadito qualche ora dopo, a margine della cerimonia, cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, per la consegna della “Majestic Princess”, la prima nave costruita in Occidente su commessa di Princess Cruises, brand di Carnival, e destinata al mercato cinese. «Abbiamo fiducia nella bontà del nostro progetto industriale e faremo l’acquisizione se ci saranno tutte le condizioni che consentiranno di poter aggiungere valore a quello che già stiamo producendo con Fincantieri».
Il gruppo triestino vuole chiudere, ma è chiaro che andrà trovato un compromesso nella governance futura di Stx France che tenga con- to della la volontà di Fincantieri di avere il controllo di Saint-Nazaire e salvaguardi l’esigenza di Parigi di tutelare un asset giudicato strategico. «Ognuno ha degli interessi, noi quelli industriali, in Francia hanno anche loro interessi industriali e ovviamente c’è una campagna elettorale - ha proseguito Bono a margine - e sappiamo cosa comporta dal punto di vista della competizione. Poi non sta succedendo nessuna guerra comunque». La quadratura del cerchio, dunque, potrebbe non essere lontana. Tanto più che Fincantieri può contare sul sostegno dell’esecutivo che ieri, come detto, ha voluto presidiare alla consegna della Majestic Princess. «Certamente il governo italiano è importante - ha detto Bono - è stato sempre al nostro fianco».
E Gentiloni non ha fatto mancare il suo endorsement. «Fincantieri è un gruppo capace di crescere ed espandersi anche in altri Paesi, come dimostrano le cronache di questi mesi. Sono risultati che affondano le radici nella capacità e qualità del lavoro italiano. Siamo grati ai lavoratori e alle maestranze. Ed è grazie a Monfalcone che il rilancio della cantieristica è possibile, questo è un pezzo delle grandi potenzialità del paese», ha detto il premier per poi elogiare, con Bono, il ruolo di Cassa depositi e prestiti - rappresentata ieri a Monfalcone dall’ad Fabio Gallia -, all’interno di «un paese che fa sistema» perché riesce a fare operazioni, ha chiarito il premier, «in grado di rispondere alle richieste di un grande gruppo come Carnival attraverso la propria capacità ed esperienza ma anche attraverso le garanzie di credito pubbliche offerte dallo Stato».
IL PREMIER GENTILONI L’endorsement alla consegna di Majestic Princess, la prima nave per il mercato cinese: «È un gruppo capace di espandersi anche in altri Paesi»