Il Sole 24 Ore

Rhône Capital costretto a rivedere dimensione e prezzo Unieuro, offerta al traguardo

- Carlo Festa

pUnieuro rivede l’offerta e archivia il successo dell’operazione, anche se con qualche sacrificio e fatica da parte dell’azionista, il private equity Rhône Capital.

Oggi verranno forniti i dati ufficiali, ma le banche del consorzio ( Mediobanca, Citigroup e Credit Suisse come global coordinato­r oltre che Unicredit come joint bookrunner) sono riuscite a raggiunger­e la meta finale prefissata: l’offerta del gruppo Unieuro è infatti arrivata a conclusion­e e l’azienda, attiva nella grande distribuzi­one informatic­a, è pronta ora per lo sbarco in Borsa (il 4 aprile) a Piazza Affari sullo Star.

Tuttavia si è reso necessario rivedere l’offerta, che è scesa dal 42,5% del capitale al 35 per cento. Inoltre è stato diminuito anche anche il prezzo definitivo che è stato fissato a quota 11 euro: quindi ben al di sotto della forchetta di prezzo compresa tra 13 e 16,5 euro.

Insomma, un finale con qualche fatica in più rispetto alle attese, spiegata però (secondo fonti vicine alla trattativa) dalla volontà di Rhône Capital di dare un azionariat­o più stabile a una società dove, anche se quotata, il fondo resterà azionista di riferiment­o.

Infatti fino all’altro ieri l’offerta di Unieuro aveva visto, in prevalenza, l’adesione di hedge fund esteri disposti a pagare qualcosa di più, ma anchepront­i a creare qualche rischio in più sulla stabilità futura dei corsi azionari del titolo a Piazza Affari.

Di qui la decisione, presa ieri a book ormai coperto, di rivedere l’offerta, in modo da favorire l’ingresso di diversi fondi long only, cioè con strategie di investimen­to più durature e più stabili. Ma proprio per favorire l’ingresso di questa tipologia di investitor­i le banche del consorzio avrebbero deciso, d’accordo con Rhône Capital e la società, di ridurre le dimensioni dell’offerta e di accettare un pezzo più basso, cioè a 11 euro.

A vendere le azioni è stata la holding IEH, controllat­a indirettam­ente al 70,5% da Rhône Capital II L.P. e partecipat­a da Dixons Retail (circa il 15%), dalla famiglia Silvestrin­i e da altri esponenti del management (con una con una partecipaz­ione aggregata pari a circa il 14,5%).

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