Bce, vigilante solo per dovere
In settimana, Transparency International ha accusato la Bce di aver preso decisioni “politiche” in materia di vigilanza bancaria (caso Mps). Ieri, uno dei membri del comitato esecutivo, Yves Mersch, riconoscendo che sulla materia i Trattati europei non concedono alla Bce la stessa indipendenza di cui gode per la politica monetaria, ha ricordato come la vigilanza la Bce non se l’è andata a cercare, ma le è stata assegnata dai leader europei in un frangente d'emergenza. È sembrato di capire che prima o poi a Francoforte non dispiacerebbe separarsene. (A. Me.) necessità di accrescere l’alfabetizzazione finanziaria, materia in cui il nostro Paese continua a posizionarsi in coda alle classifiche internazionali. Farla crescere è obiettivo di tutte le istituzioni, ha concluso Visco, sottolineando che «l’educazione finanziaria produce benefici su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, benefici tanto maggiori quanto più i singoli interventi si inseriscono in un quadro strategico in grado di raccordare e valorizzare i diversi contributi». Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha riconosciuto per parte sua che «il grado di informazione del consumatore di prodotti finanziari in Italia è insoddisfacente». Per questo, ha spiegato, «l’educazione finanziaria dovrebbe costituire oggetto di insegnamento negli istituti scolastici, al pari di altre materie che implicano un rischio personale, come l'educazione stradale».