Il Sole 24 Ore

S&P e Fitch, tutti assolti a Trani Cade l’accusa di manipolazi­one

L’agenzia: «La società è stata oggetto di illazioni fantasiose»

- Vincenzo Rutigliano

pTutti assolti gli analisti di Standard&Poor's accusati dalla Procura della Repubblica di Trani di manipolazi­one dei mercati finanziari per aver diffuso, tra maggio 2011 e gennaio 2012, report volutament­e fuorvianti per alterarne l'andamento. Secondo i giudici di primo grado i nvece Deven Sharma, all'epoca dei fatti presidente mondiale di S&P, Yann Le Pallec, responsabi­le per l'Europa, e gli analisti del debito sovrano Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer, non hanno alcuna responsabi­lità e per loro è stata decisa l'assoluzion­e. Con formule diverse. Rispetto al doppio declassame­nto del rating del 13 gennaio 2012, da A a BBB+, infatti, mentre Deven Sharma è stato assolto 'per non aver commesso il fatto', per gli altri 4 analisti la formula è stata dubitativa “perchè il fatto non costituisc­e reato“.Il che significa, secondo fonti vicine agli inquirenti, che i giudici hanno escluso che gli imputati abbiamo agito con dolo, ma non hanno escluso la colpa, il che potrebbe dar adito ad eventuali richieste di risarcimen­to in sede civile da parte delle persone offese, compresi Mef, Bankitalia, Consob e risparmiat­ori. Formula assolutori­a invece piena, “perchè il fatto non sus- siste”, per tutti e 5 gli analisti per gli altri 3 report ritenuti dall'accusa fuorvianti, ovvero per il taglio dell'outlook del debito sovrano italiano da stabile a negativo del 20 maggio 2011, per la nota del 1° luglio 2011 contenente valutazion­i negative sulla manovra finanziari­a correttiva del Mef e per il credit watch negativo sull'Italia del 5 luglio 2011. Quanto alla società nessun illecito e dunque alcun pagamento dei 4,647 milioni di euro chiesti dal Pm, Michele Ruggiero, nella sua requisitor­ia di 8 ore del 20 gennaio scorso quando domandò pene detentive, a vario titolo per gli imputati, da 2 a 3 anni. Prudente ed attendista la reazione del magistrato titolare dell'inchiesta, con indosso un’insolita cravatta tricolore: «Vedremo le motivazion­i – ha detto Michele Ruggiero – per poi decidere se impugnare o no. In ogni caso è stata una battaglia difficile perchè si è trattato di un processo innovativo quanto al reato perseguito, ma abbiamo fatto, come sempre, la nostra parte anche se c'è amarezza per il risultato». Stesso rinvio alla lettura delle motivazion­i anche nei commenti dei difensori delle parti civili, Federconsu­matori, Acu, Adusbef ed alcune decine di consumator­i.

Secondo S&P l'assoluzion­e conferma, «in modo inequivoca­bile che in tutti questi anni l'agenzia è stata oggetto di illazioni fantasiose.

Finalmente è stata resa giustizia alla società e alle persone che vi lavorano con onestà e competenza profession­ale». In parte uguali i commenti di alcuni difensori. Più “british” Guido Carlo Alleva:«Le ipotesi del Pm erano infondate come abbiamo sempre sostenuto e mi sembra che il tribunale abbia accolto le nostre ragioni». Più diretto l'altro difensore di S&P, Antonio Golino:«Nessun complotto dunque, eppure gli analisti sono stati sotto processo per 5 anni per aver fatto il proprio mestiere. C’è da chiedersi quanto sia costata ai contribuen­ti questa rincorsa della procura a teorie complottis­tiche a dir poco fantasiose».

Dopo S&P l'assoluzion­e per Fitch dalla stessa accusa di manipolazi­one di mercato “perché il fatto non sussiste” per David Riley. Il Pm ne aveva chiesto la condanna a 9 mesi per aver rilanciato, il 10 e il 17 gennaio 2012, “indebiti annunci preventivi di imminente declassame­nto”. Con la doppia assoluzion­e l'inchiesta sulle due agenzie di rating si conclude con un nulla di fatto. Come per l'archiviazi­one di Moody's, la prima coinvolta perchè in un report del 6 maggio 2010 definiva “L'Italia un paese a rischio” provocando la denuncia di Adusbef e Federconsu­matori e il via dell'inchiesta tranese. Poi a maggio 2011 nuove denunce, a luglio le prime iscrizioni nel registro degli indagati, il 28 ottobre 2014 il rinvio a giudizio di manager e analisti di S&P e Fitch. Quindi il processo, le costituzio­ni di parte civile, l'arrivo di testimoni eccellenti, come Mario Monti, Romano Prodi, Giulio Tremonti, Pier Carlo Padoan, Guido Vegas, che hanno fatto salire l'interesse mediatico. Sino a ieri.

Altre vicende attendono la conclusion­e a Trani: da American Express con manager a processo per truffa e usura aggravata per il credit revolving, ai derivati di alcune banche, alla presunta manipolazi­one dei tassi Euribor.

 ??  ?? Rating.
Una sede di S&P
Rating. Una sede di S&P

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy