Riformare la Wto, completare il Ceta
La dichiarazione finale del Business Summit 2017 è divisa in due grandi capitoli: il primo dedicato alla «governance del commercio mondiale», il secondo a «innovazione e sostenibilità». Per il primo tema il B7 lancia l’allarme sulla minacce di «tendenze protezioniste senza precedenti» e rivolge tre raccomandazioni al G7 che si terrà a Taormina per affrontare le tre sfide più urgenti: e Riforma delle procedure del Wto. Le imprese chiedono al G7 che, in occasione della undicesima Conferenza ministeriale del Wto che si terrà a Buenos Aires nel dicembre 2017, presenti «una proposta condivisa volta a riformare e rivitalizzare il sistema commerciale multilaterale». Il B7 avanza una prima proposta che possa essere anche una base di discussione per i governi nella direzione di «operare importanti cambiamenti». r Completamento del Ceta fra Ue e Canada e dell’accordo di partenariato economico Ue- Giappone. Il B7 individua, in sostanza, in questi due trattati importanti passi avanti rispetto alla stessa regolamentazione multilaterale («Wto plus»). In questa fase, portare a termine questi due accordi contibuirebbe a ridurre l’incertezza e darebbe l’idea che, oltre le decisioni che in questo momento stanno prendendo gli Usa, resta forte nel mondo la volontà di procedere con il libero scambio. t Promuovere gli accordi plurilaterali. In alcuni settori innovativi -come il commercio digitale, gli investimenti, la concorrenza, i servizi ambientali - occorrono regole che diano una copertura mondiale equivalenti a quelle dell’Omc o Omc-plus. In questi casi «l'approccio bilaterale/regionale può contribuire alla governance del commercio mondiale ma non può generare la connettivitàglobale all’interno della catena del valore necessaria per garantire stabilità, uniformità e prevedibilità pari al sistema degli scambi multilaterali». u Innovazione e sostenibilità. Sono due driver che definiranno i futuri modelli di sviluppo industriale guidando la transizione verso un’economia più circolare, più efficiente nell’uso delle risorse, più digitalizzata, innovativa e a basse emissioni. Tuttavia le imprese, che stanno investendo molto in programmi di lunga durata, devono restare competitive sul mercato e creare lavoro. Hanno quindi bisogno di un quadro di regole uniforme e armonizzato. Tra le raccomandazioni al G7 c’è il sostegno agli investimenti in R&S, la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di partenariati pubblicoprivato. Specifiche misure andrebbero prese per sostenere Industria 4.0/Società 5.0.