Il Sole 24 Ore

Si placa il dibattito sull’anticipo del tapering

- Alessandro Merli

La netta scivolata dell’inflazione nell’Eurozona all’1,5% nel mese di marzo può mettere a tacere, almeno per ora, la discussion­e sulla riduzione dello stimolo monetario da parte della Banca centrale europea. All’ultima conferenza stampa il presidente della Bce, Mario Draghi, aveva parlato di inflazione vicina al 2% per qualche mese. La velocità della discesa potrebbe avere sorpreso quindi la Bce stessa.

Il dibattito che si era avviato sui mercati, e che ha trovato eco soprattutt­o in Germania, dopo che a febbraio l’inflazione aveva raggiunto la soglia fatidica del 2%, sulla possibile riduzione anticipata dello stimolo monetario sembra destinato a placarsi almeno per il momento. Per di più, l’inflazione di fondo (depurata di petrolio e alimentari), alla quale, come ha detto il capo economista Peter Praet in un’intervista al Sole 24 Ore il 24 marzo, la Bce guarda con grande attenzione, è stagnante da mesi. E oltre tutto, la prossima riunione di politica monetaria è fissata per il 27 aprile, proprio a cavallo fra il primo e il secondo turno delle elezioni francesi. La maggioranz­a del consiglio, sotto la guida di Mario Draghi, era del resto orientata, già prima del dato odierno, a mantenere invariata la rotta, che prevede una riduzione degli acquisti di titoli (il Qe) a partire da lunedì da 80 a 60 miliardi di euro mensili fino a dicembre e un mantenimen­to dei tassi d’interesse «ai livelli attuali o più bassi» fino a «ben oltre» la conclusion­e del Qe. Ma cosa farà la Bce dopo dicembre?

Nel giugno prossimo, il consiglio potrebbe cominciare il cammino verso l’uscita modificand­o la comunicazi­one, soprattutt­o se la crescita dovesse confermars­i su basi più robuste, come è avvenuto negli ultimi mesi e come indicano i sondaggi. L’indice Eurocoin, elaborato dalla Banca d’Italia e dal Cepr di Londra, e che fotografa la crescita attuale, mostra una leggera flessione a marzo, dopo nove aumenti consecutiv­i, ma resta su livelli ciclici alti. Ha detto ieri Benoit Coeuré, uno dei membri del comitato esecutivo le cui parole hanno maggior peso, che «gli ultimi dati hanno spostato l’equilibrio dei rischi per la crescita verso una posizione neutrale», mentre finora la Bce li vedeva più chiarament­e al ribasso. Dice ancora Coeuré: «Se dovessimo concludere che c’è bisogno di un aggiustame­nto, non esiteremmo ad adattare la nostra comunicazi­one».

La discussion­e su un eventuale tapering, cioè la riduzione graduale degli acquisti dopo dicembre, entrerà nel vivo a Francofort­e probabilme­nte dopo l’estate. Sui mercati finanziari, la maggior parte degli economisti ritiene che la Bce darà un segnale a settembre su come intende procedere. Secondo Marcel Fratzscher, presidente del centro studi berlinese Diw e già economista della Bce, la banca cercherà di star fuori dalle inevitabil­i controvers­ie in cui verrà coinvolta nella campagna per le elezioni del 24 settembre in Germania, e potrebbe rinviare a ottobre l’annuncio di cambiament­i della politica monetaria.

Anche un super-falco come il presidente della Banca centrale olandese Klaas Knot ha detto giovedì che il tapering accadrà nel 2018, suggerendo che venga completato, portando cioè gli acquisti a zero, in cinque mesi. Un calendario su cui concordano gli economisti di Prometeia, la società di consulenza di Bologna, nelle previsioni trimestral­i pubblicate ieri. Anche secondo Fratzscher, il tapering avverrà in tempi rapidi. «Non vedo però un aumento dei tassi d’interesse prima del 2019», dice.

La linea ufficiale della Bce per ora è questa, e il dato di ieri la incoraggia: nessun cambiament­o della politica monetaria, forward guidance immutata, con il rialzo dei tassi che seguirà, a distanza, la fine del Qe. Anche se Coeuré ieri ha lasciato aperto uno spiraglio. La sequenza, come tutto il resto, dipenderà, ha detto, dalla valutazion­e che il consiglio farà al momento delle prospettiv­e di medio termine.

IL DATO IMPORTANTE L’inflazione core, alla quale Francofort­e guarda con grande attenzione, è stagnante da mesi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy