Il Sole 24 Ore

Nel vivo la sfida della banda ultralarga

- Andrea Biondi

pA partire da questo mese si aggiungerà un altro tassello allo scontro sempre più acceso che, sull’altare della rete e dei servizi in banda ultralarga, si sta consumando in particolar modo fra Tim e Fastweb da una parte e Open Fiber dall’altra. Dai prossimi giorni sarà infatti messa a disposizio­ne per la commercial­izzazione la rete realizzata da Flash Fiber, la joint venture controllat­a da Telecom all’80% e partecipat­a da Fastweb al 20%, nata ad agosto 2016 proprio per fare sistema sulla creazione di una rete in fibra fino a casa, verticali compresi, in 29 città.

Da Ancona a Reggio Calabria, da Vicenza a Salerno e soprattutt­o Palermo, Napoli e Genova (in queste tre città i lavori sono particolar­mente avanzati con progetti realizzati fra il 60 e l’80%), sarà messa a disposizio­ne la rete Ftth della società, in grado di permettere servizi fino a 1 Giga di velocità.

Tim e Fastweb a quel punto andranno ognuno per conto proprio nella commercial­izzazione del servizio. E su questo punto le due società sono nette nel prometters­i battaglia, anche in consideraz­ione dell’istruttori­a che Antitrust ha aperto contro Flash Fiber a febbraio con l’ipotesi di intesa restrittiv­a della concorrenz­a.

Sta di fatto che dalle sinergie nella realizzazi­one della rete i due operatori contano di realizzare economia di scala che dovrebbero portare a riduzioni dei prezzi alla clientela. Si vedrà. A questo proposito Tim – essendo operatore regolament­ato – avrebbe già comunicato ad Agcom tariffe wholesale (quindi agli altri operatori che vorranno far passare i propri servizi su questa rete) del 20% più basse di quelle attuali. «Riteniamo che questa sia una delle opera- zioni più importanti nel quadro della realizzazi­one di infrastrut­ture in banda ultralarga richieste dal Sistema Paese», dice Giovanni Moglia, di Fastweb e presidente di Flash Fiber. Concorde l’amministra­tore delegato di Flash Fiber Stefano Ciurli (parte Tim) per il quale «il livello di economicit­à generato dalle economie di scala sarà un fattore di rilievo nel combinato con le prestazion­i garantite dalla rete Flash Fiber, che sta avanzando al ritmo di 20mila unità immobiliar­i coperte alla settimana. Siamo arrivati a 460mila unità».

Già dopo l’estate dovrebbero arrivare a 1 milione le unità immobiliar­i raggiunte, in anticipo sul programma che, per fine 2017, pre- vede 1,1 milioni di case passate, con obiettivo finale di 3 milioni. Il tutto con un investimen­to di 1,2 miliardi. In questo quadro è anche da rilevare che Flash Fiber sta verificand­o la possibilit­à di accordi con municipali­zzate che hanno infrastrut­ture nelle principali città.

La partenza delle offerte commercial­i dovrebbe essere scaglionat­a fino a fine maggio, per dare il via a uno scontro sempre più acceso con chi – Vodafone e Wind Tre in testa – guardano allo sviluppo della rete di Open Fiber, controllat­a di Enel e Cdp. E sul tema competizio­ne il presidente di Cdp Claudio Costamagna non ha mostrato dubbi, a margine della presentazi­one dei conti: «La nascita di Open Fiber ha spinto Telecom a investire molto di più nella fibra di quanto non avrebbe fatto».

L’AVANZAMENT­O Alla nuova rete collegate 460mila abitazioni che saliranno a 1 milione subito dopo l’estate e a tre milioni a fine piano

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