A2A apre il dossier per creare la multiutility della Lombardia
Sul modello federale del colosso tedesco Rwe
Realizzare, a livello lombardo, il modello della “Multiutility dei Territori”, mettendo in rete tutti i capoluoghi di provincia, eccetto Mantova. È questo l'obiettivo per il quale A2A sarebbe pronta ad aprire un tavolo negoziale con i principali operatori energetici della Regione, in particolare con Acsm-Agam (controllata da Monza e Como), la Aspem di Varese, Lario Reti Holding (Lecco e provincia) e con l’Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna.
I colloqui proseguono sottotraccia da diverse settimane ma ormai i tempi potrebbero essere maturi per un primo passaggio formale dopo che ieri sera l'assemblea di Lario Reti Holding ha esaminato il dossier. A breve potrebbe essere così firmata una let- tera d’intenti che permetterebbe alle varie società di elaborare il progetto nel dettaglio, dal punto di vista industriale e degli assetti azionari, per poi sottoporlo all’attenzione dei soci. L’operazione, va precisato, è ancora tutta da definire e gli elementi di complessità, visto la molteplicità dei soggetti coinvolti dal punto vista politico e societario, non mancheranno.
La filosofia di A2A è la stessa utilizzata nella partnership con Lgh, multiutility attiva nella Bassa Lombardia, che ha rappresentato il primo tassello del mosaico al quale lavora da tempo il management del gruppo: valorizzare le realtà locali nel rispetto delle singole identità aziendali, aiutandole a crescere nei territori di riferimento e mettendole in sinergia con la struttura industriale e finanziaria della stessa A2A, che nel frattempo ha chiuso il 2016 con margini e utili a livelli record.
Il gruppo controllato dai Comuni di Milano e di Brescia detiene già il 24% di Acsm-Agam e il 90% di Aspem Varese mentre nell’Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna ha un pacchetto del 9,5% e non ha alcuna partecipazione in Lario Reti Holding. Sono tutte multiutility di medie dimensioni, attive prevalentemente nella distribuzione e vendita di energia elettrica e gas ma anche, in taluni casi, sulla filiera ambientale e cogenerativa. Un mix industriale che ben si sposa alle caratteristiche di A2A per creare quella potrebbe diventare la Rwe della Lombardia, sul modello federale del colosso energetico tedesco.