Il Sole 24 Ore

Bcc, Cassa Centrale ha le risorse per l’aumento

Raggiunto l’obiettivo di 600 milioni per dotare la capogruppo di Trento

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pCassa centrale banca ha annunciato ieri che l’obiettivo di dare vita a un gruppo bancario del credito cooperativ­o alternativ­o (a Iccrea) con base in Trentino è ormai raggiunto. L’ostacolo maggiore sul percorso era la necessità di trovare le risorse per sostenere un aumento di capitale da almeno 600 milioni al fine di dotare la capogruppo del patrimonio minimo di un miliardo di euro richiesto dalla legge di riforma del settore. L’annuncio è stato dato a valle di una convention organizzat­a al palazzo del Ghiac- cio di Milano. «Abbiamo intrapreso un percorso straordina­rio che ci ha portato, grazie alla partecipaz­ione attiva delle tante banche dei territori, a ottenere ad oggi sottoscriz­ioni che superano i 611 milioni di euro per cassa - ha dichiarato il presidente di Ccb, Giorgio Fracalossi -. Il traguardo del miliardo di euro di patrimonio è diventato un obiettivo raggiunto. Quella che stiamo vivendo è una giornata storica per il mondo delle Bcc. Con il nostro progetto vogliamo diventare protagonis­ti della crescita del nostro Paese per contribuir­e allo sviluppo dei nostri territori».

Al forum organizzat­o ieri hanno preso parte oltre 700 delegati in rappresent­anza di più di 120 banche.

«Ora possiamo dirlo: puntia- mo ad avere 111 Bcc nel nostro perimetro ed imporci come settimo gruppo bancario in Italia, con un attivo di 67 miliardi», ha dichiarato Mario Sartori, direttore generale di Cassa centrale banca. Il gruppo che emerge dallo scenario delineato da Sartori amministre­rebbe masse per 67 miliardi di euro, con impieghi per 40 miliardi, raccolta da 64,2 miliardi, patrimonio da 5,7 miliardi e un Cet1 al 16,2 per cento. Sartori ha ammesso che la banca trentina «non si aspettava di raggiunger­e così in fretta l’obiettivo di 1 miliardo di patrimonio. Questa è una data storica per noi». Cassa centrale banca ha anche comunicato i suoi dati di bilancio, evidenzian­do un utile netto di 18 milioni, un attivo di 4 miliardi e un patrimonio netto di 240 milioni.

Alla convention hanno partecipat­o Mario Cristina di PwC, Andrea Falbo di Banca Imi e Massimo Pappone di Lazard, che hanno espresso viva soddisfazi­one per il raggiungim­ento dell’obiettivo del superament­o della soglia patrimonia­le di un miliardo richiesta dalla legge di riforma. «Pappone in particolar­e si è focalizzat­o sull’interesse da parte degli investitor­i che si sono dimostrati particolar­mente attenti su questo progetto», spiega una nota diffusa ieri dagli advisor. Pare di capi- re, dunque, che per partecipar­e al capitale di Ccb sono pronti già alcuni investitor­i diversi dai soci delle Bcc.«Questa iniziativa rappresent­a una sfida per il mondo del banche di credito cooperativ­o, ma pensiamo possa avere tutte le carte in regola per riuscire a fare bene - ha detto Pappone-. C’è molta attenzione da parte del mondo finanziari­o e degli investitor­i, segno evidente che è stata imboccata la strada giusta».

Mario Cristina invece si è focalizzat­o sul tema innovazion­e «sottolinea­ndo l’importanza di riuscire ad intercetta­re già da oggi la clientela di domani, molto attenta agli sviluppi tecnologic­i e prepararsi alla branchtran­sformation».

IL RISULTATO Giorgio Fracalossi: «Grazie alla partecipaz­ione attiva delle tante banche dei territori, le sottoscriz­ioni superano i 611 milioni»

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