Il Sole 24 Ore

Primato storico per le semine Usa

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Gli agricoltor­i Usa seminerann­o a soia un’area grande come la Germania: 89,5 milioni di acri (36,2 milioni di ettari), un record storico, in aumento del 7% rispetto a questa stagione. Il sondaggio Usda ha superato le attese e fatto scivolare i semi di soia ai minimi dell’anno al Cbot (944,25 USc/bushel). A essere sacrificat­o sarà il mais, con terreni per 90 milioni di acri (-4%). L’Usda evidenzia anche l’elevato livello delle scorte Usa: +13% rispetto a un anno fa per la soia, +10% per il mais, +21% per il grano.

le miniere d’oro il 2016 è stato un altro anno di volumi da primato. Ma proprio questa performanc­e, di cui molti dubitavano, potrebbe essere stata una sorta di canto del cigno per il settore: un numero crescente di esperti è convinto che la produzione aurifera abbia raggiunto – o sia molto vicina a raggiunger­e – un picco. Dopo di che, inizierà a declinare.

La tendenza potrebbe anche essere molto graduale e non necessaria­mente irreversib­ile. Inoltre per l’oro è meno preoccupan­te che per altre materie prime: il metallo non si “brucia” con l’utilizzo, come ade sempio accade al petrolio, ma può essere riciclato (e se i prezzi aumentano per via di una ridotta offerta mineraria indubbiame­nte ci sarà più rottame sul mercato). Grandissim­e quantità di oro sono custodite anche nei caveax delle banche centrali, come riserve, e altri lingotti sono accantonat­i a fronte di Etf sull’oro fisico.

In ogni caso il metallo si comporta più come una valuta che come una commodity, men che meno una commodity industrial­e. Che lo stock di oro smetta per qualche anno di espandersi non è dunque necessaria­mente una catastrofe, anche se in effetti potrebbe far decollare le quotazioni del lingotto, specie se il fenomeno diventasse tanto evidente da essere percepito dalla massa degli investitor­i.

Per adesso siamo ben lontani

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