Il Sole 24 Ore

DEL RISPARMIO

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Giocoforza, però, negli ultimi anni gli italiani sono dovuti diventare investitor­i meno conservati­vi, con i tassi d’interesse che stazionano ormai da lungo tempo in prossimità dello zero. Nei giorni scorsi il governator­e di Banca d’Italia, Ignazio Visco, in più occasioni ha ribadito che negli ultimi decenni il risparmio delle famiglie è stato indirizzat­o da strumenti semplici come depositi o titoli pubblici, ad attività più rischiose, tuttavia «si è accentuata la presenza di prodotti che per loro natura presentano elementi di diversific­azione intrinseca: fondi comuni, riserve assicurati­ve e fondi pensione. Nello stesso tempo è aumentata la complessit­à delle scelte e oggi sono più elevati i rischi di liquidità e di contropart­e, spesso tra loro correlati» (vedi approfondi­mento a pagina 7).

Negli ultimi anni a complicare ulteriorme­nte il quadro ci hanno pensato le banche centrali: i loro interventi a sostegno del sistema economico, con massicce iniezioni di liquidità, hanno alterato il contesto di mercato. I bond sono saliti a dismisura e anche le azioni sono state sorrette dal paracadute degli interventi. Il mercato è diventato compiacent­e. E così le regole di diversific­azione che una volta funzionava­no sono venute meno. È sempre più difficile comporre portafogli diversific­ati o acquistare strumenti finanziari che non sia correlati tra di loro. Ma ora le banche centrali si stanno ritirando (la Fed ha cominciato ad alzare i tassi) e occorre conoscere attentamen­te i meccanismi di funzioname­nto di mercato per evitare di rimanere fregati. C o n i t a s s i a l r i a l z o , i prezzi dei bond scendono e quindi investire oggi in obbligazio­ni diventa più rischioso che in passato. Attenzione quindi ai meccanismi di funzioname­nto del mercato: se non si hanno le competenze, meglio rivolgersi ai profession­isti.

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