Il Sole 24 Ore

Deiulemar e il pirata nei Caraibi

La Procura di Torre Annunziata scova 15 milioni in un conto a Santa Lucia (Antille) intestato a prestanomi

- Stefano Elli

Lo stato passivo di Deiulemar Compagnia di navigazion­e è definitivo e mette i brividi: 932.649.269 euro. È stato approvato dal comitato dei creditori e pubblicato nel l oro comunicato numero 39. Ha la sua cifra finale, dunque, la «Parmalat del mare», il crack della società di navigazion­e delle famiglie Lembo, Iuliano e Della Gatta che ha affondato un’intera area, quella di Torre del Greco, con oltre 12 mila persone coinvolte. Una pesca a strascico del pubblico risparmio effettuata in barba a Testi Unici, authority di controllo, internal audit, compliance bancarie e normative antiricicl­aggio. Intanto la procura di Torre Annunziata e il Nucleo di polizia Tributaria della GdF di Napoli hanno scovato un altro pezzo del “bottino”. Stava a Santa Lucia (Piccole Antille, Commonweal­th) infrattato nel conto di una banca locale e intestato a un prestanome: 15 milioni. Poca roba vista l’entità complessiv­a del «colpo» ma sempre meglio di nulla. Intanto a Roma alla seconda sezione della corte d’Appello si sta tenendo il secondo processo alle tre famiglie considerat­e le artefici della stangata. Oltre al consulente di uno degli imputati, nel corso dell’udienza di mercoledì, sono stati ascoltati i responsabi­li delle filiali delle sei banche nelle quali, tra il 2005 e il maggio 2012, sono state registrate 61.700 operazioni per complessiv­i 445.453.725 euro (in entrata) e 450.572.260 euro (in uscita). Un flusso, come si vede, del tutto «fisiologic­o» per una pic-

Dati in euro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy