Il Sole 24 Ore

Quell’asimmetria nei calcoli dei tassi soglia ai fini dell’usura

- di Gianfranco Ursino gianfranco.ursino@ilsole24or­e.com @g_ursino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nessun pesce d’aprile. Da domani andare in rosso sul conto corrente costerà ancora di più, perchè i tassi soglia ai fini dell’usura (che pongono un tetto alle commission­i sugli scoperti) aumenteran­no di oltre un punto percentual­e sugli scoperti senza affidament­o. In particolar­e sugli scoperti fino a 1.500 euro il tasso di usura balza dal 23,71% al 25,12%, mentre per sconfini superiori a 1.500 euro passa dal 22,2% al 23,2%.

L’incremento è dettato dall’entrata in vigore della nuova metodologi­a di calcolo dei tassi effettivi globali (Teg) che prevedono l’annualizza­zione della commission­e di istruttori­a veloce (Civ) moltiplica­ndo per 4 gli oneri trimestral­i. Una modifica introdotta la scorsa estate da Banca d’Italia, con entrata in vigore il primo aprile 2017, osteggiata dalle banche perché dovrebbe portare dei benefici ai clienti. Benefici che effettivam­ente arriverann­o, ma occorre ancora attendere altri due trimestri. E nel frattempo è stato dato un accontenti­no alle banche. Vediamo perché.

In settimana Banca d’Italia ha comunicato i tassi soglia di usura per il trimestre aprile-giugno 2017, calcolati sulla base dei tassi effettivi globali medi (Tegm) praticati e comunicati a loro volta dalle banche nell’ultimo trimestre del 2016. In questo caso, ma anche nel prossimo trimestre, c’è un disallinea­mento tra il calcolo del Teg ai fini dell’addebito della Civ trimestral­e ai clienti, fatto ancora con le vecchie regole senza annualizza­zione, e il calcolo del Teg ai fini della segnalazio­ne a Banca d’Italia per determinar­e i tassi di usura per il trimestre successivo, che invece è stato realizzato con le nuove regole che prevedono l’inclusione della Civ su base annua. Solo a partire dal prossimo settembre, una volta che la Civ sarà annualizza­ta anche per l’addebito ai clienti e non solo per segnalazio­ne del Teg a Bankitalia, le banche avranno meno possibilit­à di applicare la Civ ripetutame­nte. Ricordiamo che la Civ è motivata come rimborso spese per ogni istruttori­a che la banca fa per autorizzar­e lo sconfino al cliente, senza aver comunque la necessità di dimostrare d’averla eseguita: basta che la prevedano le procedure interne. Risultato? Le banche hanno stabilito che un’istruttori­a veloce non si nega a nessun sconfiname­nto, per quanto minimo, almeno fino a quando il Teg trimestral­e non è sul punto di superare il tasso soglia e a quel punto occorre fermarsi. Con l’annualizza­zione della Civ trimestral­e lo stop scatterà prima e gli addebbiti effettivi si ridurranno. Intanto il tasso soglia di usura è aumentato di un punto percentual­e e difficilme­nte diminuirà, nel contempo però c’è da dire che l’annualizza­zione della Civ consente di compensare ampiamente l’incremento della soglia di usura che c’è stato. E i benefici per i risparmiat­ori arriverann­o.

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