Quell’asimmetria nei calcoli dei tassi soglia ai fini dell’usura
Nessun pesce d’aprile. Da domani andare in rosso sul conto corrente costerà ancora di più, perchè i tassi soglia ai fini dell’usura (che pongono un tetto alle commissioni sugli scoperti) aumenteranno di oltre un punto percentuale sugli scoperti senza affidamento. In particolare sugli scoperti fino a 1.500 euro il tasso di usura balza dal 23,71% al 25,12%, mentre per sconfini superiori a 1.500 euro passa dal 22,2% al 23,2%.
L’incremento è dettato dall’entrata in vigore della nuova metodologia di calcolo dei tassi effettivi globali (Teg) che prevedono l’annualizzazione della commissione di istruttoria veloce (Civ) moltiplicando per 4 gli oneri trimestrali. Una modifica introdotta la scorsa estate da Banca d’Italia, con entrata in vigore il primo aprile 2017, osteggiata dalle banche perché dovrebbe portare dei benefici ai clienti. Benefici che effettivamente arriveranno, ma occorre ancora attendere altri due trimestri. E nel frattempo è stato dato un accontentino alle banche. Vediamo perché.
In settimana Banca d’Italia ha comunicato i tassi soglia di usura per il trimestre aprile-giugno 2017, calcolati sulla base dei tassi effettivi globali medi (Tegm) praticati e comunicati a loro volta dalle banche nell’ultimo trimestre del 2016. In questo caso, ma anche nel prossimo trimestre, c’è un disallineamento tra il calcolo del Teg ai fini dell’addebito della Civ trimestrale ai clienti, fatto ancora con le vecchie regole senza annualizzazione, e il calcolo del Teg ai fini della segnalazione a Banca d’Italia per determinare i tassi di usura per il trimestre successivo, che invece è stato realizzato con le nuove regole che prevedono l’inclusione della Civ su base annua. Solo a partire dal prossimo settembre, una volta che la Civ sarà annualizzata anche per l’addebito ai clienti e non solo per segnalazione del Teg a Bankitalia, le banche avranno meno possibilità di applicare la Civ ripetutamente. Ricordiamo che la Civ è motivata come rimborso spese per ogni istruttoria che la banca fa per autorizzare lo sconfino al cliente, senza aver comunque la necessità di dimostrare d’averla eseguita: basta che la prevedano le procedure interne. Risultato? Le banche hanno stabilito che un’istruttoria veloce non si nega a nessun sconfinamento, per quanto minimo, almeno fino a quando il Teg trimestrale non è sul punto di superare il tasso soglia e a quel punto occorre fermarsi. Con l’annualizzazione della Civ trimestrale lo stop scatterà prima e gli addebbiti effettivi si ridurranno. Intanto il tasso soglia di usura è aumentato di un punto percentuale e difficilmente diminuirà, nel contempo però c’è da dire che l’annualizzazione della Civ consente di compensare ampiamente l’incremento della soglia di usura che c’è stato. E i benefici per i risparmiatori arriveranno.