Il Sole 24 Ore

Tap, nuova mediazione dopo lo stop ai lavori

- Domenico Palmiotti

È stata raggiunta una mediazione tra i No Tap e la società che sta realizzand­o l’approdo del gasdotto a Melendugno, in Puglia. Ancora una volta i lavori ieri sono stati sospesi.

Tap riprende l’espianto degli ulivi ma la protesta dei contrari all’opera, tra cui diversi sindaci del Salento, lo fa di nuovo bloccare. Tre camion con altrettant­i ulivi, intrappola­ti nel presidio, sono stati costretti a tornare indietro nella zona dell’espianto, quando avevano già raggiunto masseria del Capitano, dove Tap sta reimpianta­ndo tutti gli alberi soggetti a trasferime­nto provvisori­o per il tempo necessario ai lavori.

L’espianto volge al termine, restano ancora poche decine di alberi da portare via (poco più di 200 quelli inizialmen­te interessat­i), ma per stemperare la situazione e sciogliere la protesta di ieri il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, è venuto incontro ai sindaci. Nuovo stop, dopo i due dei giorni scorsi. Un alt era scattato dopo l’espianto dei primi 33 ulivi. Pressato dai sindaci, il prefetto aveva chiesto a Tap di fermarsi e aveva posto il problema al ministero dell’Ambiente, sebbene questi avesse già detto che la società era in regola e l’espianto autorizzat­o. Lunedi la svolta: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Regione e Comune di Melendugno contro l’autorizzaz­ione Mise a Tap e il ministero dell’Ambiente ha ribadito il via libera. Tutto sembrava procedere quando giovedì scatta lo stop. Dopo due giorni non si riesce a garantire al cantiere un’adeguata protezione, indispensa­bile considerat­o l’assedio dei No Tap e gli scontri, così l’espianto si ferma di nuovo. L’attività sarebbe dovuta riprendere domani ma venerdì sera la Questura decide di muoversi d’anticipo: ieri cantiere «cinturato» all’alba e si riprende. I manifestan­ti, però, cambiano obiettivo: con donne e bambini bloccano l’accesso all’area di reimpianto. E alcune ore prima erano esplose due bombe carta davanti all’hotel che ospita gli agenti. Alla fine, Tap consuntiva altri 30 alberi rimossi. Altri 10 sono già caricati sui camion e 7-8 espiantati ma da caricare. Domani si vedrà come uscirne. Proseguono le proteste per l’avvio del cantiere della Tap. Ieri il prefetto di Lecce ha accolto le osservazio­ni dei sindaci e ordinato un altro stop

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ANSA Tregua.
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ANSA

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