Accoppiamenti giudiziosi (da Nobel)
Che cosa faceva Dio dopo aver ultimato la creazione? È la domanda che fu fatta una volta a un rabbino. La risposta piace molto al premio Nobel per l’economia 2012 Alvin E. Roth: «Stava combinando matrimoni», in inglese making matches, che suona come il titolo del suo bellissimo libro, edito da Einaudi, Matchmaking. La scienza economica del dare a ciascuno il suo. Di questo si tratta: di abbinare in modo ottimale, in maniera che nessuno resti troppo scontento, elementi diversi quando non è consentito il passaggio di denaro. Non tutte le nostre scelte infatti sono ascrivibili alle modalità classiche del mercato. Ci sono molte situazioni in cui le cose che otteniamo siamo sì noi a sceglierle, ma nel contempo sono loro che devono scegliere noi. «Anche se le coppie si formano in paradiso, - scrive Roth - è nei mercati che si danno appuntamento. E i mercati, come le storie d’amore, nascono dai desideri. I mercati aiutano a dare forma e a soddisfare questi desideri, facendo incontrare venditori e compratori, studenti e insegnanti, persone in cerca di lavoro e chi ricerca personale, talvolta perfino coloro che cercano l’amore». È come quando si cerca la propria anima gemella: non basta comunicare la nostra intenzione e la nostra scelta, così come «non basta comunicare a Yale che intendiamo iscriverci o informare Google che si sta cercando lavoro: bisogna anche essere ammessi oppure assunti. Del resto, nemmeno Yale o Google hanno la possibilità di decidere chi si candiderà, proprio come un potenziale coniuge potrebbe optare per un altro pretendente». Insomma, bisogna scegliersi a vicenda. Il contributo di Roth nel risolvere questo genere di problemi è stato fondamentale. Negli anni ’90 egli ha riconfigurato per il National Resident Matching Program l’algoritmo per il matchmaking che oggi coordina le procedure di assegnazione di oltre ventimila medici specializzandi per circa quattromila programmi di tirocinio annuali. Ha anche progettato un sistema per gli scambi di reni e per il coordinamento dei voli di emergenza, e, nel 2004, ha aiutato un gruppo di chirurghi ed esperti di trapianto a fondare un sistema che utilizza i suoi algoritmi per abbinare donatori e riceventi, contribuendo a far sì che in campo chirurgico lo scambio di reni divenisse prassi consolidata nei trapianti. Roth ha anche progettato l’attuale sistema per l’assegnazione degli studenti alle scuole superiori pubbliche di New York e di Boston. Riguardo a scuola e università il lettore italiano potrà sfatare molti pregiudizi sugli Stati Uniti. «I college più selettivi, - spiega Roth - per quanto costosi, cercano di mantenere le rette abbastanza accessibili da attrarre un gr an n u m e r o d i s t u d e n t i , p e r p o i selezionare solo una piccolissima parte di candidati. Ai college, inoltre, non basta scegliere i propri studenti: visto che molti di loro vengono ammessi in più scuole, devono anche corteggiarli offrendo strutture all’avaguardia, aiuti finanziari, borse di studio». Proprio come succede da noi...