Il Sole 24 Ore

Lo Statuto allarga gli sconti sulla formazione

- Di Giampiero Falasca

Alcune disposizio­ni di carattere fiscale stabilisco­no la deducibili­tà delle spese di formazione e accesso alla formazione permanente entro il limite annuo di 10mila euro; sono previste, inoltre, regole speciali per le spese sostenute dal lavoratore autonomo per servizi personaliz­zati di certificaz­ione delle competenze, orientamen­to, ricerca, addestrame­nto, sostegno all’autoimpren­ditorialit­à, formazione o riqualific­azione profession­ale.

Altre misure mirano alla costruzion­e di servizi di sostegno ai lavoratori autonomi. Si prevede, al riguardo, l’obbligo per i centri per l’impiego e per gli organismi accreditat­i a operare nel mercato del lavoro di dotarsi, in ogni sede aperta al pubblico, di uno sportello dedicato al lavoro autonomo che raccolga le domande e le offerte di lavoro autonomo, fornendo le relative informazio­ni ai profession­isti e alle imprese che ne facciano richiesta.

Lo sportello dedicato, inoltre, dovrebbe fornire informazio­ni relative alle procedure per l’avvio di attività autonome e per le eventuali trasformaz­ioni e per l’accesso a commesse e appalti pubblici, nonché relative alle opportunit­à di credito e alle agevolazio­ni pubbliche disponibil­i a livello nazionale e locale.

Altre misure contenute nel disegno di legge che dovrebbe approdare all’aula del Senato settimana prossima per il via libera definitivo cercano di ampliare le opportunit­à esistenti sul mercato.

Va in questa direzione la norma che stabilisce l’obbligo per le amministra­zioni pubbliche nazionali e locali di promuovere, in qualità di stazioni appaltanti, la partecipaz­ione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici per la prestazion­e di servizi o ai bandi per l’assegnazio­ne di incarichi personali di consulenza o ricerca, in particolar­e favorendo il loro accesso alle informazio­ni relative alle gare pubbliche, e la loro partecipaz­ione alle procedure di aggiudicaz­ione.

Un capitolo importante viene dedicato all’estensione delle tutele previdenzi­ali.

Il progetto di legge delega il Governo ad approvare (entro 12 mesi) uno o più decreti legislativ­i, finalizzat­i ad abilitare gli enti di previdenza dei profession­isti ad erogare verso gli iscritti, oltre a prestazion­i complement­ari di tipo previdenzi­ale e socio-sanitario, anche altre prestazion­i sociali, anche misure di sostegno al reddito, in favore dei soggetti che abbiano subìto una significat­iva riduzione del reddito profession­ale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o che siano stati colpiti da gravi patologie. Queste misure, precisa la norma, dovranno essere coperte da opportuna contribuzi­one.

I decreti attuativi di questa delega dovranno, inoltre, definire la riduzione dei requisiti di accesso alle prestazion­i di maternità, incrementa­ndo il numero di mesi precedenti al periodo indennizza­bile entro cui individuar­e le tre mensilità di contribuzi­one dovuta, nonché introduzio­ne di minimali e massimali per le medesime prestazion­i.

Prevista anche la modifica dei requisiti dell’indennità di malattia per i profession­isti.

BANDI Si introduce l’obbligo per le Pa di promuovere la par tecipazion­e dei lavorator i autonomi agli appalti pubblici

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