Il Sole 24 Ore

Una vettura «digitale» con tante app e servizi

- M.Cia.

La Discovery 5 è una macchina digitale: è pensata per integrare in modo semplice i dispositiv­i elettronic­i, smartphone in primis, che accompagna­no la nostra vita. A bordo troviamo addirittur­a nove porte Usb per alimentare altrettant­i device; inoltre ci sono prese a 12 volt e un hot-spot wi-fi con scheda dati 3G (4G sarebbe stato meglio) in grado di connettere alla rete fino a otto dispositiv­i. Tra le opzioni spicca anche la tecnologia dei wearable: un braccialet­to battezzato Activity Key, oltre a monitorare l’attività fisica, permette di aprire e chiudere la vettura senza portare appresso le chiavi. Una chicca.

Ma veniamo al cuore digitale della Discovery 5, cioè il sistema di infotainme­nt InControl Touch, che nell’edizione Pro offre un mega display da 10 pollici, mentre l’amplificaz­ione è affidata a un impianto Meridian. Il sistema è in grado di integrare funzioni e replicare app di smartphone iOs e Android, senza però adottare le tecnologie proprietar­ie di Apple (CarPlay) e Google (Android Auto). Land Rover offre invece InControl App, una suite di applicazio­ni e servizi che permettono di tracciare la posizione della vettura e di gestire anche da remoto alcune funzioni dell’auto, compresa l’apertura delle porte. Queste funzioni sono possibili anche da smartwatch Apple o con sistema operativo Android Wear (non è previsto Tizen, usato dai diffusi Samsung Gear). Il comando a distanza, nel caso della Discovery, arriva anche alla configuraz­ione dell’abitacolo con la possibilit­à di abbattere o alzare sedili della seconda e terza fila.

Il sistema, infine, ha una memoria interna da 60 Gb, realizzata con disco Ssd a stato solido e un veloce processore quad-core per gestire le immagini (lo schermo è dual view) e la grafica del navigatore.

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