Il Sole 24 Ore

I controlli partono dal fondo vincolato

L’accantonam­ento è il dato chiave in vista delle verifiche della Corte dei conti

- Anna Guiducci Patrizia Ruffini

pI l corretto accantonam­ento a Fondo pluriennal­e vincolato di uscita nel bilancio 2016 rappresent­a l’aspetto più delicato, anche per le ricadute in termini di vincoli di finanza pubblica, in vista dei controlli della Corte dei conti sul rendiconto 2016, le cui linee guida sono in corso di elaborazio­ne da parte dei magistrati contabili.

In base al punto 5.3 del principio contabile applicato della competenza finanziari­a, il fondo pluriennal­e vincolato è un saldo finanziari­o, costituito da risorse già accertate destinate al finanziame­nto di obbligazio­ni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.

Questo fondo nasce in corrispond­enza di due obbligazio­ni perfeziona­te, quando non sono imputate allo stesso esercizio, e misura di conseguenz­a la distanza temporale che intercorre fra l’esigibilit­à dell’entrata e quella della spesa correlata.

Innanzitut­to occorre avere cura di individuar­ne le com- ponenti correnti da quelle in conto capitale, al fine anche di ricostruir­e correttame­nte gli equilibri finanziari.

Oltre che da entrate vincolate (correnti e in conto capitale) e destinate (in conto capitale) accertate in competenza, l’accantonam­ento a Fondo pluriennal­e vincolato può poi derivare da accertamen­ti di entrate registrati negli esercizi precedenti.

L’ordinament­o vigente prevede inoltre la costituzio­ne del Fondo pluriennal­e vincolato in riferiment­o alle spese per il trattament­o accessorio e premiante esigibili e liquidabil­i nell’esercizio successivo a quello di competenza. La spesa riguardant­e il fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttivi­tà è dunque interament­e stanziata nell’esercizio ed accantonat­a a fondo pluriennal­e vincolato, a copertura degli impegni destinati ad essere imputati all’esercizio successivo.

In deroga al principio di competenza finanziari­a potenziata, anche gli impegni per incarichi a legali esterni per la difesa in giudizio possono generare accantonam­ento a Fondo pluriennal­e vincolato.

Poiché l’esigibilit­à di questa spesa non è generalmen­te determinab­ile al momento della registrazi­one dell’impegno, l’imputazion­e è temporanea­mente assegnata all’esercizio in cui il contratto è firmato, al fine di garantire la copertura della spesa.

In sede di predisposi­zione del rendiconto, in occasione della verifica dei residui, occorre però verificare l’esigibilit­à dell’obbligazio­ne ed eventualme­nte provvedere alla sua reimputazi­one (o di una sua parte) all’esercizio successivo, attraverso la costituzio­ne del fondo pluriennal­e vincolato.

Il Fondo pluriennal­e vincolato di parte capitale per le opere pubbliche, inoltre, può

IN ARRIVO I magistrati contabili stanno elaborando le linee guida per le verifiche sul consuntivo 2016

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