I controlli partono dal fondo vincolato
L’accantonamento è il dato chiave in vista delle verifiche della Corte dei conti
pI l corretto accantonamento a Fondo pluriennale vincolato di uscita nel bilancio 2016 rappresenta l’aspetto più delicato, anche per le ricadute in termini di vincoli di finanza pubblica, in vista dei controlli della Corte dei conti sul rendiconto 2016, le cui linee guida sono in corso di elaborazione da parte dei magistrati contabili.
In base al punto 5.3 del principio contabile applicato della competenza finanziaria, il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.
Questo fondo nasce in corrispondenza di due obbligazioni perfezionate, quando non sono imputate allo stesso esercizio, e misura di conseguenza la distanza temporale che intercorre fra l’esigibilità dell’entrata e quella della spesa correlata.
Innanzitutto occorre avere cura di individuarne le com- ponenti correnti da quelle in conto capitale, al fine anche di ricostruire correttamente gli equilibri finanziari.
Oltre che da entrate vincolate (correnti e in conto capitale) e destinate (in conto capitale) accertate in competenza, l’accantonamento a Fondo pluriennale vincolato può poi derivare da accertamenti di entrate registrati negli esercizi precedenti.
L’ordinamento vigente prevede inoltre la costituzione del Fondo pluriennale vincolato in riferimento alle spese per il trattamento accessorio e premiante esigibili e liquidabili nell’esercizio successivo a quello di competenza. La spesa riguardante il fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività è dunque interamente stanziata nell’esercizio ed accantonata a fondo pluriennale vincolato, a copertura degli impegni destinati ad essere imputati all’esercizio successivo.
In deroga al principio di competenza finanziaria potenziata, anche gli impegni per incarichi a legali esterni per la difesa in giudizio possono generare accantonamento a Fondo pluriennale vincolato.
Poiché l’esigibilità di questa spesa non è generalmente determinabile al momento della registrazione dell’impegno, l’imputazione è temporaneamente assegnata all’esercizio in cui il contratto è firmato, al fine di garantire la copertura della spesa.
In sede di predisposizione del rendiconto, in occasione della verifica dei residui, occorre però verificare l’esigibilità dell’obbligazione ed eventualmente provvedere alla sua reimputazione (o di una sua parte) all’esercizio successivo, attraverso la costituzione del fondo pluriennale vincolato.
Il Fondo pluriennale vincolato di parte capitale per le opere pubbliche, inoltre, può
IN ARRIVO I magistrati contabili stanno elaborando le linee guida per le verifiche sul consuntivo 2016