Stilisti emergenti in gara per Eco-Age
a Prosegue l’impegno della Camera nazionale della moda sulla sostenibilità, una delle priorità dichiarate dal presidente Carlo Capasa fin dal suo insediamento, nel giugno 2015. Confermato nello scorso anno alla guida dell’associazione che organizza le quattro settimane della moda di Milano (oltre a molti altri eventi), in meno di due anni Capasa ha ideato convegni e promosso best practice in fatto di sostenibilità ambientale e sociale da condividere con l’intera filiera del tessile-abbigliamento.
La Camera rappresenta infatti la parte a valle del complesso sistema italiano della moda, cioè le aziende che possiedono uno o più marchi. Il presidente ha impostato il suo mandato alla collaborazione con Sistema moda Italia e altre associazioni di settore (da pochi giorni confluite nella neonata Confindustria Moda), perché la sostenibilità può essere tale solo se è, appunto, di filiera, come sostiene da sempre anche Claudio Marenzi, ex presidente Smi e ora al vertice di Confindustria Moda, oltre che di Pitti Immagine.
Nel 2016 sono state presentate le “Linee guida sui requisiti eco-tossicologici” per gli articoli di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori, realizzate dalla Camera insieme a Sistema moda Italia, Altagamma, Federchimica, Associazione tessile e salute e Unic. Proseguono inoltre gli incontri del Tavolo sulla sostenibilità, di cui fanno parte Armani, Bottega Veneta, Fendi, Ferragamo, Gucci, Loro Piana, Moncler, Otb, Prada, Tod’s, Valentino, Versace e Zegna.
Il prossimo passo è stato annunciato pochi giorni fa e unisce l’impegno sulla sostenibilità a un altro, altrettanto importante per Capasa: il sostegno ai giovani. La Camera della moda ha ideato insieme a Eco-Age il Green Carpet Talent Competition, un concorso innovativo per designer emergenti , ai quali viene chiesto di realizzare un look che «esalti il made in Italy dal punto di vista della manifattura e del design e che rispetti i valori sociali e ambientali».
Eco-Age è una società di consulenza con sede a Londra che collabora con Ong e istituti accademici e ha messo a punto la piattaforma Gcc ( Green carpet challenge) « per creare, implementare e comunicare soluzioni che accrescano il profilo di sostenibilità, etica e previdenza sociale delle singole aziende e a livello globale».
«È emozionante lavorare con designer emergenti – ha spiegato Livia Firth, fondatrice e direttore creativo di Eco-Age. Ne conosco molti che già operano in modo sostenibile ma sarà divertente vedere dove la creatività porterà chi ancora non aveva abbracciato questa filosofia». Le iscrizioni al concorso – che ha il patrocinio del Comune di Milano e il supporto del ministero dello Sviluppo economico (Mise) e dell’Ice –terminano il 7 maggio. I cinque finalisti saranno invitati a partecipare ai Green Carpet Fashion Awards, Italia 2017, che si svolgerà al Teatro alla Scala il 24 settembre, durante la settimana della moda donna.
– G.Cr.