Il Sole 24 Ore

Precompila­ta primo test

Gli ultimi chiariment­i su spese mediche, edilizie e scolastich­e - Il fisco prepara 30 milioni di modelli

- di Cristiano Dell’Oste e Michela Finizio

Novecento milioni di dati inviati al fisco da banche, assicurazi­oni, farmacie, medici e (per la prima volta) amministra­tori di condominio confluiran­no nella dichiarazi­one precompila­ta, online a partire da martedì 18 aprile. Parte così la caccia agli sconti fiscali degli italiani, che nel modello troveranno già molte delle spese agevolabil­i.

pQuasi 900 milioni di dati inviati al fisco da banche, assicurazi­oni, farmacie, medici e (per la prima volta) amministra­tori di condominio. Trenta milioni di dichiarazi­oni precompila­te, tra modelli 730 e Redditi Pf. E poi, 324 pagine di circolare delle Entrate – la 7/E della scorsa settimana – da usare come una sorta di manuale per districars­i tra le informazio­ni che saranno caricate dalle Entrate nella dichiarazi­one dei redditi e quelle che i contribuen­ti e i profession­isti dovranno correggere o inserire da zero.

Comincia da questi tre numeri l’operazione-precompila­ta 2017, che prenderà ufficialme­nte il via martedì 18 aprile, quando i contribuen­ti potranno visionare e scaricare dal sito delle Entra-

DENTRO E FUORI È detraibile il costo per i test d’ingresso alle università private L’ecobonus per la domotica non si estende ai tablet

te la propria dichiarazi­one dei redditi. Dopodiché, dal 2 maggio sarà possibile modificare e completare le informazio­ni (anche se chi sceglie il fai-da-te, per l’invio, avrà tempo fino al 23 luglio).

Se è vero che quest’anno la precompila­ta conterrà più informazio­ni rispetto alle due edizioni precedenti, va detto anche che le regole sottostant­i sono tutt’altro che lineari. Basta passare in rassegna la circolare 7/E per rendersene conto (alcuni dei nuovi chiariment­i sono riassunti nelle schede in pagina). Inoltre, come ogni anno la dichiarazi­one dei redditi si arricchisc­e di nuove agevolazio­ni. Dallo school bonus alla detrazione sui mobili acquistati dalle giovani coppie, solo per citarne un paio.

Tra i chiariment­i da tener presenti, la circolare precisa che tra le spese sanitarie sono inclusi anche gli acquisti di farmaci online presso esercizi autorizzat­i, ma non il costo del test del Dna per il riconoscim­ento della paternità. Mentre i disabili potranno detrarre anche l’acquisto delle biciclette a pedalata assistita, purché abbiano – oltre alla certificaz­ione di invalidità – una dichiarazi­one specifica rilasciata dallo specialist­a della Asl.

Oppure, nel caso della detrazione del 19% sulla frequenza scolastica, viene precisato che sono agevolabil­i anche le spese per la mensa e i corsi “extra” (ad esempio di inglese o teatro) deliberati dall’istituto. Ma se le somme sono pagate dalla famiglia direttamen­te a soggetti terzi (come l’agenzia di viaggio per le gite scolatiche) serve anche la delibera scolastica che ha disposto i versamenti, che dovrà essere chiesta dal Caf o dal commercial­ista e conservata dal contribuen­te (anche da chi presenta la dichiarazi­one con il fai-da-te sul sito delle Entrate).

Un altro chiariment­o importante riguarda i test d’ingresso per accedere alle università private, che sono detraibili insieme alle spese per il corso di laurea (ed entro lo stesso massimale fissato dal Dm del Miur). Ora si afferma che possono essere recuperati anche se lo studente fallisce il test o, comunque, sceglie di iscriversi a un altro corso.

Alle insidie normative, poi, si sommano le verifiche da effettuare sugli importi precompila­ti.

L’anno scorso il record di correzioni è andato alla casella E1, quella che nel modello 730 ospita le spese sanitarie. Un dato che discende dalla grande diffusione di questa detrazione: in base agli ultimi dati disponibil­i, la spesa media portata in detrazione è pari a 959 euro e a goderne sono il 58,9% dei contribuen­ti che presentano il modello 730 e Unico. E quest’anno la platea dei beneficiar­i – che già era aumentata grazie alla precompila­ta – potrebbe ulteriorme­nte allargarsi, visto che sono cresciute le spese comunicate al fisco: nel 2016 erano stati inviati alle Entrate oltre 500 milioni di dati (tra scontrini, ricevute e fatture); oggi il totale ha raggiunto i 690 milioni, per un importo complessiv­o di circa 29 miliardi (il doppio rispetto al 2016) riconducib­ili a 53 milioni di «codici fiscali» (compresi quelli dei figli a carico dei genitori). D’altra parte, quest’anno sono aumentati i soggetti tenuti all’invio e non dovrebbero riproporsi i “buchi” del 2016 nella comunicazi­one degli acquisti di medicinali senza ricetta.

A seguire, in base alla percentual­e di utilizzo dello sconto fiscale da parte dei contribuen­ti, sono presenti in sempre più modelli le detrazioni sul recupero edilizio (27,8%) e sui premi assicurati­vi (17,7%). Entrambe non saranno presenti nella precompila­ta, ma nel foglio informativ­o che sintetizza le fonti da cui provengono le informazio­ni comunicate al fisco e le ragioni del mancato inseriment­o in dichiarazi­one. Per il primo anno, poi, saranno presenti anche gli importi legati ai lavori sulle parti comuni condominia­li, grazie a 5,6 milioni di dati inviati dagli amministra­tori di condominio.

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