Precompilata primo test
Gli ultimi chiarimenti su spese mediche, edilizie e scolastiche - Il fisco prepara 30 milioni di modelli
Novecento milioni di dati inviati al fisco da banche, assicurazioni, farmacie, medici e (per la prima volta) amministratori di condominio confluiranno nella dichiarazione precompilata, online a partire da martedì 18 aprile. Parte così la caccia agli sconti fiscali degli italiani, che nel modello troveranno già molte delle spese agevolabili.
pQuasi 900 milioni di dati inviati al fisco da banche, assicurazioni, farmacie, medici e (per la prima volta) amministratori di condominio. Trenta milioni di dichiarazioni precompilate, tra modelli 730 e Redditi Pf. E poi, 324 pagine di circolare delle Entrate – la 7/E della scorsa settimana – da usare come una sorta di manuale per districarsi tra le informazioni che saranno caricate dalle Entrate nella dichiarazione dei redditi e quelle che i contribuenti e i professionisti dovranno correggere o inserire da zero.
Comincia da questi tre numeri l’operazione-precompilata 2017, che prenderà ufficialmente il via martedì 18 aprile, quando i contribuenti potranno visionare e scaricare dal sito delle Entra-
DENTRO E FUORI È detraibile il costo per i test d’ingresso alle università private L’ecobonus per la domotica non si estende ai tablet
te la propria dichiarazione dei redditi. Dopodiché, dal 2 maggio sarà possibile modificare e completare le informazioni (anche se chi sceglie il fai-da-te, per l’invio, avrà tempo fino al 23 luglio).
Se è vero che quest’anno la precompilata conterrà più informazioni rispetto alle due edizioni precedenti, va detto anche che le regole sottostanti sono tutt’altro che lineari. Basta passare in rassegna la circolare 7/E per rendersene conto (alcuni dei nuovi chiarimenti sono riassunti nelle schede in pagina). Inoltre, come ogni anno la dichiarazione dei redditi si arricchisce di nuove agevolazioni. Dallo school bonus alla detrazione sui mobili acquistati dalle giovani coppie, solo per citarne un paio.
Tra i chiarimenti da tener presenti, la circolare precisa che tra le spese sanitarie sono inclusi anche gli acquisti di farmaci online presso esercizi autorizzati, ma non il costo del test del Dna per il riconoscimento della paternità. Mentre i disabili potranno detrarre anche l’acquisto delle biciclette a pedalata assistita, purché abbiano – oltre alla certificazione di invalidità – una dichiarazione specifica rilasciata dallo specialista della Asl.
Oppure, nel caso della detrazione del 19% sulla frequenza scolastica, viene precisato che sono agevolabili anche le spese per la mensa e i corsi “extra” (ad esempio di inglese o teatro) deliberati dall’istituto. Ma se le somme sono pagate dalla famiglia direttamente a soggetti terzi (come l’agenzia di viaggio per le gite scolatiche) serve anche la delibera scolastica che ha disposto i versamenti, che dovrà essere chiesta dal Caf o dal commercialista e conservata dal contribuente (anche da chi presenta la dichiarazione con il fai-da-te sul sito delle Entrate).
Un altro chiarimento importante riguarda i test d’ingresso per accedere alle università private, che sono detraibili insieme alle spese per il corso di laurea (ed entro lo stesso massimale fissato dal Dm del Miur). Ora si afferma che possono essere recuperati anche se lo studente fallisce il test o, comunque, sceglie di iscriversi a un altro corso.
Alle insidie normative, poi, si sommano le verifiche da effettuare sugli importi precompilati.
L’anno scorso il record di correzioni è andato alla casella E1, quella che nel modello 730 ospita le spese sanitarie. Un dato che discende dalla grande diffusione di questa detrazione: in base agli ultimi dati disponibili, la spesa media portata in detrazione è pari a 959 euro e a goderne sono il 58,9% dei contribuenti che presentano il modello 730 e Unico. E quest’anno la platea dei beneficiari – che già era aumentata grazie alla precompilata – potrebbe ulteriormente allargarsi, visto che sono cresciute le spese comunicate al fisco: nel 2016 erano stati inviati alle Entrate oltre 500 milioni di dati (tra scontrini, ricevute e fatture); oggi il totale ha raggiunto i 690 milioni, per un importo complessivo di circa 29 miliardi (il doppio rispetto al 2016) riconducibili a 53 milioni di «codici fiscali» (compresi quelli dei figli a carico dei genitori). D’altra parte, quest’anno sono aumentati i soggetti tenuti all’invio e non dovrebbero riproporsi i “buchi” del 2016 nella comunicazione degli acquisti di medicinali senza ricetta.
A seguire, in base alla percentuale di utilizzo dello sconto fiscale da parte dei contribuenti, sono presenti in sempre più modelli le detrazioni sul recupero edilizio (27,8%) e sui premi assicurativi (17,7%). Entrambe non saranno presenti nella precompilata, ma nel foglio informativo che sintetizza le fonti da cui provengono le informazioni comunicate al fisco e le ragioni del mancato inserimento in dichiarazione. Per il primo anno, poi, saranno presenti anche gli importi legati ai lavori sulle parti comuni condominiali, grazie a 5,6 milioni di dati inviati dagli amministratori di condominio.