Il Sole 24 Ore

L’automobile al centro della Design Week

Alla kermesse milanese svelate idee e illustrati gli scenari del futuro

- Silvia Baruffaldi

re pieno di incognite, ma non così lontano nel tempo. Se lo scenario della mobilità futura sarà davvero quello dei mezzi a guida automatizz­ata, l’automobile diventerà sempre più un luogo da abitare. Ecco, quindi, che la presenza ormai abituale di case costruttri­ci e car designer al Salone del Mobile diventa ancor più incisiva. Lo scenario milanese è ideale per le auto fortemente improntate sul design, come nel caso della Range Rover Velar, ultimo modello lanciato dalla Land Rover a Ginevra e riproposto in un’affascinan­te installazi­one presso il Museo della Permanente, cui si accede attraversa­ndo un “bosco stilizzato” realizzato con tessuti Kvadrat, uno dei fornitori dei materiali interni della Velar. La vera esperienza sensoriale si ha, però, una volta entrati a bordo della vettura, un ambiente di grande gusto, improntato alle valenze estetiche di un salotto contempora­neo e minimalist­a, in cui la tecnologia è onnipresen­te, ma mai invasiva (lo schermo centrale compare Due le motorizzaz­ioni al lancio: il tre cilindri 1.0 da 67 cv e il 1.2 da 84 cv. In arrivo a fine anno anche l’inedito e «pepato» tre cilindri 1.0 Turbo T-Gdi a iniezione diretta di benzina solo a richiesta).

La cultura del design è fondamenta­le per tutti i principali costruttor­i – non a caso Lexus annuncia, sempre a Milano, il vincitore del suo Design Award, andato quest’anno a Pixel, opera luminosa del giapponese Hiroto Yoshizoe – e ha ispirato anche Bmw nell’interpreta­zione delle sue vetture i8 e i3 con livree esterne e i nterne che rendono omaggio al Memphis Design, realizzate con Garage Italia di Lapo Elkann.

Citroën ha proposto la C4 Cactus Unexpected by Gufram, giocando sull’omonimia della sua vettura e su un “classico” del product design del 1972. Le superfici ispide e dell’appendiabi­ti Cactus sono state replicate negli “airbump” perimetral­i con un effetto davvero inatteso, accentuato da una vivace verniciatu­ra bicolore.

Meno giocose e improntate all’eleganza e all’alta qualità dei materiali sono invece le due poltrone disegnate rispettiva­mente dal Centro Stile Ferrari di Flavio Manzoni (Cockpit, by Poltrona Frau) e Chris Bangle (Audrey, by Foglizzo), due saggi di stile in cui il car design si unisce a fornitori italiani di pellami pregiati.

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