La Gla si aggiorna con l’assetto rialzato
Make-up interno ed esterno
pCambia, ma senza dare troppo nell’occhio. La nuova edizione della Mercedes Gla si può riconoscere solo per il leggero maquillage del frontale e della coda, ma assegna alla quasi totalità della famiglia l’assetto rialzato di tre centimetri rispetto a quello standard, che incrementa la capacità di avventurarsi fuori dall’asfalto in maniera spigliata. È di serie per le versioni negli allestimenti Executive, Business e Sport, mentre le Premium adottano quello ribassato di 1,5 cm.
Approfittando dell’occasione, è stato un po’ aggiornato anche l’abitacolo. Ora, insieme a nuovi abbinamenti cromatici e inediti rivestimenti dell’arredamento, propone la ridefinizione di alcuni comandi, una rivisitazione della plancia e una nuova grafica della strumentazione. Inoltre, di serie o a richiesta secondo le versioni, arrivano anche la fanaleria Full Led, un arricchimento dei contenuti legati alla sicurezza, l’apertura gestuale del portellone e un display che non diventa touch, ma è da 8” anziché 7” per il sistema d’infotainment che, tra l’altro, ora dialoga con tutte le piattaforme per smartphone. Lo schieramento dei motori, invece, è sempre formato dalle unità a benzina di 1,6 litri con 122 e 156 cv delle 180 e 200, di 2 litri con 184 e 211 cv della 220 Automatic e della 250, oltre all’esuberante variante da 381 cv della 45Amg, nonché i turbodiesel di 1,5 litri con 109 cv della 180d e di 2,1 litri da 136 e 177 cv che originano, rispettivamente, la 200d e la 220d proposte solo con il cambio a doppia frizione a 7 marce.
I prezzi spaziano da 31mila a oltre 63.500 euro. La 220d Automatic, al pari della 200d e delle versioni a benzina più potenti, è disponibile anche con la trazione integrale 4Matic ed è in vendita a circa 42mila euro.
Questa Gla sfodera un carattere giustamente reattivo sia quando si va tranquillamente sia quando si pretende un tocco di sportività. L’assetto rialzato non implica un ridimensionamento del sano e valido dinamismo che la Gla ha sempre messo in campo grazie all’azzeccato set-up delle sospensioni, che arriva anche a non penalizzare il comfort, alle buone qualità dello sterzo e al lavoro della trazione integrale.