Dortmund, iracheno arrestato per l’attacco al Borussia
Un iracheno è stato arrestato per le bombe di martedì sera a Dortmund contro il pullman della squadra del Borussia. Per le autorità tedesche è terrorismo jihadista. Ieri il Borussia, ancora sotto shock, ha perso 2-3 la partita di Champions contro i francesi del Monaco.
L’attacco all’autobus dei giocatori del Borussia Dortmund è stato un attentato terroristico. Forse di matrice islamica anche se le autorità continuano a seguire tutte le piste, compresa quella delle frange estremiste della tifoseria. Sembra che gli ordigni esplosi martedì sera al passaggio del pullman diretto allo stadio contenessero esplosivo militare e che siano stati realizzati da mani esperte.
Ieri la polizia ha arrestato il presunto responsabile, un venticinquenne di origine irachena residente a Wuppertal. E ci sarebbe anche un secondo uomo nel mirino degli inquirenti: un 28enne tedesco di Fröndenberg, città vicina a Dortmund. Entrambi apparterrebbero, secondo gli inquirenti, ad ambienti islamici del Nordreno-Vestfalia e sarebbero vicini allo Stato islamico, secondo quanto riportato da alcuni media tedeschi.
Le bombe, nascoste dietro un cespuglio lungo la strada, contenevano schegge metalliche che si sono conficcate all’interno dell’autobus, anche su un poggiatesta. Solo per caso il bilancio dell’attacco è stato di un ferito lieve, il giocatore Marc Bartra, colpito a un polso. La partita rinviata a ieri pomeriggio si è conclusa con la vittoria 3 a 2 del Monaco, con i giocatori del Borussia ancora in stato di shock per l’attacco subìto.
La Germania è finita da tempo nel mirino del terrorismo islamico. L’attentato più grave è stato quello al mercatino di Natale, nel dicembre scorso, che ha provocato dodici morti. Del resto accanto ai resti delle bombe a Dortmund sono sttai trovati biglietti che parlavano dell’impegno di Berlino contro l’Isis. Gli investigatori, però, hanno acquisito questi documenti con cautela, sospettando anche un depistaggio.
La procura federale tedesca, infatti, dopo aver dichiarato che l’attacco al pullman ha una «motivazione terroristica» ha anche sottolineato che «il motivo esatto resta incerto». Secondo la portavoce Koehler, viste le modalità, è ipotizzabile una matrice terroristica: per questo le indagini sono state prese in carico dalla procura federale. Ha quindi aggiunto che sulla base delle tre lettere di rivendicazione ritrovate (tutte con lo stesso testo), «appare possibile» una matrice islamica. In questi documenti, viene chiesto tra l’altro il ritiro dei Tornado tedeschi dalla Siria e la chiusura della base statunitense di Ramstein, in Germania. «Forti dubbi sull’autenticità» sono stati espressi dagli inquirenti su un’altra rivendicazione, comparsa su Indymedia, che riconduceva l’attacco all’estrema sinistra.
La dinamica dell’attentato lascia pensare a un’organizzazione non semplice. Le bombe, infatti, sono state azionate a distanza e in modo simultaneo e collocate al di fuori dell’area coperta dalle telecamere dell’hotel vicino in cui alloggiava la squadra. Secondo la Bild gli inquirenti sarebbero alla ricerca di un’auto con targa belga, aggiunge la Bild.
«È un attacco ripugnante» ha detto la cancelliera Merkel
che ha anche telefonato all’amministratore delegato del Borussia, Hans Joachim Watzke, per esprimere il supporto del governo di Berlino.