Ungheria, pronta procedura di Bruxelles
La Commissione europea aprirà presto una procedura di infrazione contro l’Ungheria per salvaguardare lo Stato di diritto e arginare la deriva autoritaria di Viktor Orban. La Commissione ha espresso «preoccupazione per la situazione complessiva del Paese» e sta analizzando soprattutto tre provvedimenti del governo magiaro: la legge che introduce l’arresto automatico per i migranti; la normativa sull’educazione superiore che colpisce la Central European University fondata da George Soros; e la bozza di legge sul finanziamento delle organizzazioni non governative che sembra voler discriminare le ong non gradite.
Gli ultimi sviluppi in Ungheria «suscitano preoccupazioni sulla compatibilità con la legge europea e i valori comuni su cui si basa la Ue», ha spiegato la Commissione annunciando una «completa valutazione legale» della legge sull’educazione superiore e uno stretto monitoraggio delle norme sulle ong. Come per la Polonia anche nei confronti dell’Ungheria la Commissione intende rimarcare i valori dell’articolo 2 del Trattato sulla Ue: rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto, in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia e dalla solidarietà. «Decideremo entro fine mese, valutando le infrazioni legalmente mature. Finora le autorità ungheresi si sono rese disponibili al dialogo, ma anche gli Stati membri - ha detto il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans - vogliono sapere in quale direzione Orban vuole portare il suo Paese».
Sulle quote Ue per i richiedenti asilo, Budapest ha scatenato una battaglia contro Bruxelles e per frenare i flussi di migranti ha costruito un muro al confine con la Serbia. Soros, miliardario di origini ungheresi, è considerato da Orban «un nemico della patria». Molti ungheresi hanno manifestato in questi giorni contro la legge sull’università e gli Usa hanno criticato il provvedimento che minaccia le attività della Central European University. In mancanza di un compromesso tra Budapest e Bruxelles la procedura di infrazione potrebbe portare anche alla sospensione del diritto di voto nel Consiglio europeo.