Kaos rafforza la strategia retail
Nato nel polo bolognese del pronto moda, il marchio ha aperto a Firenze la quinta boutique Ricavi 2016 a 50 milioni e quest’anno tassi di crescita oltre il 6%
pKaos e soluzioni più efficaci per fidelizzare la nostra clientela», spiega Marco Calzolari, titolare di Kaos, brand da lui fondato nel 1987 all’interno del Centergross, l’hub bolognese del pronto moda.
Il marchio nasce come prodotto dedicato al fast fashion di tendenza per la linea donna (da 20 anni in su), giocato sul miglior rapporto qualità-prezzo, ma negli anni Novanta amplia l’offerta al ready-to-wear con le linee più di design Kaos Donna (total look) e Kaos Uomo (solo maglieria), per poi allargare il target alle teenager con le collezioni Twenty Easy e Kaos Jeans. «Nel 2016 abbiamo lanciato la linea Kaos Accessories e Icona Kaos, capsule di maglie dai filati pregiati che richiama lo stile degli inizi», racconta il titolare, che guida di fatto una società commerciale di 90 persone, perché l’azienda si occupa di disegno, stile, prototipazione e acquisto dei tessuti e poi della distribuzione finale, ma le lavorazioni sono tutte esternalizzate: al 95% a una rete di subfornitori nel raggio di 100 chilometri e in piccola quota anche all’estero, in particolare per articoli in ecopelle, pellicce ecologiche, accessori.
L’esperienza non manca a Calzolari, seconda generazione di una famiglia da mezzo secolo attiva nell’abbigliamento pronto moda con il marchio Paquito: «Nella fascia della qualità al giusto prezzo, lo spazio sul mercato c’è, anche la crisi non ci ha mai messo in ginocchio e quest’anno stiamo registrando tassi di crescita superiori al 6%», aggiunge Calzolari, che ha chiuso l’ultimo bilancio con oltre 50 milioni di euro di fatturato, con un peso dell’export attorno al 25 per cento. «All’estero va molto forte il pronto moda, che oggi incide per un 40% sui volumi complessivi (il resto è campionario), e la ricettività del mercato è in forte crescita», assicura Calzolari.
In alto il negozio di Firenze dal design lineare e colori chiari
che rispecchiano le
collezioni; a fianco un look della PE 2017
Firenze è la tappa intermedia per arrivare all’empireo del fashion, Milano. «Stiamo valutando l’apertura nel quadrilatero della moda – spiega il titolare – ma i prezzi sono molto alti e noi siamo una piccola azienda che ha la sua identità in un prodotto moda di tendenza alla portata di tutti e quindi dobbiamo stare molto attenti alla struttura dei costi». Dopo Milano toccherà sicuramente a Roma, «e perché no anche a località come Forte dei Marmi, Rimini, Verona, ma attraverso partnership e negozi in franchising. Il piano è ancora tutto da costruire», conclude Calzolari.