Ovs a due miliardi con Svizzera e Austria
Dalle royalties per la conversione della catena Charles Voegele
pOvs lancia da Firenze una capsule di capi di abbigliamento per uomo e donna ispirata ai capolavori dell’arte italiana e intanto accelera il progetto di espansione all’estero che prevede la “conversione” a marchio Ovs di 300 negozi ex Charles Voegele in Svizzera, Austria, Slovenia e Ungheria.
L’operazione è il risultato dell’acquisizione da parte del gruppo italiano, con un investimento di 14,1 milioni di franchi svizzeri, del 35% di Sempione Retail, che controlla l’84,8% della società svizzera Charles Voegele titolare di un network di 600 negozi in diversi Paesi europei. Ovs ha già convertito nella sua insegna undici negozi in Slovenia e aperto una decina di punti vendita-pilota per testare il format e l’offerta in Svizzera.
«Entro l’estate saranno convertiti a marchio Ovs circa 150 negozi in Svizzera – spiega Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs - mentre nei primi mesi del 2018 toccherà ai 120 negozi in Austria. L’investimento sarà sostenuto da Charles Voegele e noi beneficeremo di royalties per l’utilizzo del marchio; a regime avremo circa 400 milioni di fatturato in più a insegna Ovs, che non sarà consolidato ma che porterà di fatto i ricavi a insegna Ovs a 2 miliardi di euro». Per il gruppo italiano (che martedì 18 aprile diffonderà i conti dell’esercizio 2016 chiuso il 31 gennaio 2017) è l’attesa espansione estera, destinata a imprimere internazionalità al marchio.
Marchio che intanto dà vita alla seconda edizione del progetto “Ovs Arts of Italy” curato da Davide Rampello e presentato ieri a Palazzo Pitti a Firenze, alla presenza del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, del sovrintendente dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, Marco Ciatti e del sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Il progetto Ovs comprende borse di studio per la scuola per restauratori dell’Opificio delle pietre dure e il restauro, a cura dell’istituto fiorentino, di un dipinto seicentesco di Madonna con bambino della basilica di San Benedetto da Norcia, danneggiato dal terremoto.