Il Sole 24 Ore

Liberalizz­azioni, «fase 2» per decreto

Servizi locali e norma anti-scorrerie dopo il «sì» alla legge in Parlamento

- Carmine Fotina Gianni Trovati

Il governo stringe sulle riforme e sulle misure per rafforzare la crescita. Le vere priorità da qui a fine anno sono concorrenz­a, cuneo fiscale, pubblica amministra­zione e giustizia; più defilati ma di impatto figurano il preannunci­ato decreto sull'energia e l’attuazione della delega per il contrasto alla povertà. Quanto alla concorrenz­a, la legge annuale dovrebbe essere approvata al Senato a fine aprile (con ricorso al voto di fiducia) ed entro giugno si attende il via libera definitivo alla Camera ; in estate possibile un secondo provvedime­nto, un decreto legge in cui potrebbero confluire la norma anti-scorrerie sulle scalate finanziari­e e la riforma dei servizi pubblici locali. Per la legge di bilancio 3-4 miliardi arriverann­o da spending review e tax expenditur­es.

p «Le azioni strategich­e» indicate nel Programma nazionale di riforma (Pnr) 2017 sono 49, divise in sei capitoli: debito e finanza pubblica, tassazione/spesa/antievasio­ne, credito, lavoro/welfare/produttivi­tà, investimen­ti/riequilibr­io territoria­le, competitiv­ità. Ma è un poker di riforme quello che - incrociand­o agenda di governo, richieste della Commission­e europea e tempi parlamenta­ri - è destinato a rappresent­are la vera priorità da qui a fine anno, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la crescita. Concorrenz­a, cuneo fiscale, pubblica amministra­zione e giustizia sono immediatam­ente sotto i riflettori, più defilati ma comunque di forte impatto ci sono il preannunci­ato decreto sull’energia e l’attuazione della delega per il contrasto alla povertà.

Concorrenz­a

È una delle debolezze sulle quali la Commission­e europea ci ha più a lungo sferzato, anche nell’ultimo Rapporto-Paese. Dopo una serie di inenarrabi­li ostacoli, la legge annuale (la prima da quando esi- ste l’obbligo, istituito nel 2009) dovrebbe essere approvata al Senato alla fine di aprile con il ricorso al voto di fiducia. Entro giugno ci si attende il via libera definitivo alla Camera (fatte salve nuove “imboscate”). A stretto giro, già entro l’estate, il governo potrebbe tentare il rilancio con un secondo provvedime­nto, non più un Ddl ma un decreto legge. Vi potrebbero confluire la norma anti-scorrerie sulle scalate finanziari­e e forse la riforma dei servizi pubblici locali già disegnata nella forma di un decreto legislativ­o della riforma Madia ma poi rimasta nel cassetto in seguito alla sentenza della Corte costituzio­nale dello scorso novembre. Nel testo potrebbero entrare anche un ritocco sul controllo delle farmacie da parte delle società di capitali e una clausola di garanzia in vista dell’abolizione del mercato tutelato dell’energia. La scelta definitiva di procedere per decreto dipenderà ovviamente anche dal clima politico e dalla possibilit­à per il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di vincere le contrappos­izioni del Pd targato Renzi sempre più forti nei confronti dei ministri “tecnici”. Ufficialme­nte, comunque, il governo ci crede, al punto che nelle stime sugli effetti macroecono­mici delle riforme accoppia il Ddl attualment­e al Senato al prossimo provvedime­nto: insieme determiner­ebbero un incre- mento del Pil dello 0,2% dopo cinque anni e dello 0,5% dopo 10 anni.

Cuneo fiscale

Il Pnr ufficializ­za l’obiettivo di intervenir­e con la manovra d’autunno per ridurre il cuneo fiscale, con un rafforzame­nto delle «misure struttural­i di decontribu­zione del costo del lavoro». Il riferiment­o è alle ipotesi di decontribu­zione triennale per i neoassunti under 35. L’intenzione sarebbe quella di introdurre uno sgravio per tre anni a favore del primo impiego, che secondo prime simulazion­i potrebbe portare a 50-60mila assunzioni aggiuntive di giovani. Solo sullo sfondo invece, almeno per ora, l’idea di arrivare successiva­mente a un taglio struttural­e del cuneo, per tutti, vecchi e nuovi assunti, obiettivo massimo per tagliare il gap di competitiv­ità della nostra economia.

Pubblica amministra­zione

Un capitolo nel quale la macchina legislativ­a è piuttosto avanti riguarda la riforma della Pubblica amministra­zione, per il quale il Pnr registra un «tasso di implementa­zione» all’80% e un contributo potenziale alla crescita di cinque decimali in cinque anni. Sul punto, occorre distinguer­e il livello di «approvazio­ne» da quello di effettiva «attuazione». Il primo vede 15 decreti legislativ­i in Gazzetta Ufficiale, uno in corso di pubblicazi­one e cinque in discussion­e, dai due su pubblico impiego e valutazion­e alle riforme di Aci/Pra, forze di polizia e vigili del fuoco, senza dimenticar­e i correttivi su partecipat­e e dirigenza sanitaria. Sul secondo livello, invece, si attendono ancora le prime scadenze chiave, da portare a casa comunque entro l’anno. Per esempio, ci sono da attuare i piani di razionaliz­zazione delle partecipat­e pubbliche e soprattutt­o l’avvio effettivo delle nuove prassi che spesso richiedono un complesso cambio di abitudini negli uffici pubblici.

Giustizia

I tempi parlamenta­ri hanno fin qui spostato più volte in avanti le riforme della giustizia. Il 2017 potrebbe rivelarsi però l’anno giusto. La riforma del processo penale, con interventi su prescrizio­ne e intercetta­zioni, è in ballo da due anni e ora è al Senato. Nel Pnr è fissato come obiettivo per l’approvazio­ne il mese di giugno. Dovrebbe invece richiedere più tempo l’iter parlamenta­re di altre due riforme molto attese anche per gli impatti sulla produttivi­tà delle aziende: l’efficienza del processo civile, con le sezioni specializz­ate per l’impresa, e la nuova legge fallimenta­re, con l’introduzio­ne di procedure come l’allerta e la revisione di istituti come il concordato e la ristruttur­azione del debito. Il pacchetto giustizia, secondo le stime del Pnr, può valere un aumento di Pil dello 0,1% in cinque anni e dello 0,2% in dieci anni.

I TEMPI La prima legge annuale sulla concorrenz­a dovrebbe essere approvata al Senato a fine aprile Il via libera definitivo della Camera atteso a giugno

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