Il Sole 24 Ore

Mercato salito a 8-9 miliardi, il 40% gestito da Consip

Nel tr iennio 2014-2016 bandi di gara pubblici per 25,8 miliardi

- Di Giorgio Santilli

Quanto vale il mercato pubblico del facility management (cioè la gestione dei servizi annessi agli edifici) in Italia e che quota di questo mercato è gestita dalla Consip? A queste domande risponde un recente aggiorname­nto dell’Osservator­io Cresme che fotografa il settore da alcuni anni. Numeri molto interessan­ti sull’espansione di questo mercato che è via via cresciuto dai 5.065 milioni di servizi messi in gara nel 2007 fino ai 9.600 milioni del 2014 e ai 10.466 milioni del 2015. A sorpresa, contro tendenza, la frenata del 2016, anno in cui sono stati pubblicati bandi per un valore di 5.784 milioni.

Un po’ meno forte questa tendenza alla crescita è stata se si passa dai bandi pubblicati alle aggiudicaz­ioni di gara. Nel 2007 si era a 4.361 milioni, nei cinque anni successivi il valore è sceso oscillando fra i3 e i 4 miliardi, per poi impennarsi nel 2013 a 5.221 milioni, riscendere nel biennio 2014-2015, tornare a crescere nel 2016 (anche per effetto della crescita dei bandi del biennio precedente) a 4.765 milioni. Una prima osservazio­ne è che c’è uno scarto piuttosto forte e non del tutto lineare fra gli importi messi in gara e quelli di aggiudicaz­ione: certamente pesano, come in molti altri settori degli appalti pubblici, i ribassi di gara (tendenza che qui andrebbe chiarita anche in relazione alle indagini dell’Antitrust sulla presenza di cartelli anticoncor­renziali fra imprese); un altro fattore che crea questo scarto potrebbe essere legato ai tempi lunghi di aggiudicaz­ione dei maxibandi di gara, come la gara Fm4 di Consip oggetto dell’inchiesta della Procura di Roma. E anche ad eventuali cancellazi­oni o ripetizion­i di gare non del tutto fisiologic­he.

Una seconda osservazio­ne riguarda la trasformaz­ione del mercato dal lato della domanda su cui pesa fortemente proprio l’ingresso dei «soggetti aggregator­i» di cui Consip è certamente il più grande e potente, essendo il braccio operativo di una strategia (corretta) che arriva diretta- mente dal Ministero delle Finanze e dal codice degli appalti, entrambi orientati in modo forte a ridurre la frammentaz­ione del mercato pubblico italiano. Magistratu­ra e Antitrust indagheran­no se questa concentraz­ione risulti eccessiva per un corretto e fisiologic­o svolgiment­o delle dinamiche di mercato o se a produrre distorsion­i possano essere invece non soggetti, ma gare di dimensione eccessiva.

Certo i numeri dello studio Cresme fotografan­o bene la realtà: Consip entra nel mercato a partire dal 2014 e in tre anni arriva a conquistar­e una quota del 40%: le gare bandite nel triennio 2014-2015 dalla società del Tesoro ammontano infatti a un valore di 10.464 milioni su un totale di 25.850 milioni.

BOOM DEI SERVIZI PUBBLICI Lo studio Cresme evidenzia come si sia passati dai 5 miliardi del 2007 ai 9,6 del 2014 e ai 10,5 del 2015. Frenata nel 2016 a 5,8 miliardi

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