Ancora tensione sulla Rai Fico: pronti a difendere il dg Campo Dall’Orto
Sulla Rai il M5s va all’attacco di Matteo Renzi e in difesa del direttore generale Campo Dall’Orto. Dopo le tensioni registrate in Cda tra consiglieri e dg (bilancio 2016 approvato con due no e piani di produzione e trasmissioni respinti che dovranno essere riformulati), interviene il presidente della Vigilanza Rai, Raffaele Fico: «Se Renzi vuole cacciare il direttore generale – dice l’esponnte del Movimento 5 Stelle – siamo davanti ad un atto gravissimo. Noi diciamo che Campo Dall’Orto va difeso, come andrebbe difeso qualsiasi amministratore delegato, giornalista o dipendente Rai sul quale la politica si permette di interferire». Per Fico «probabilmente Campo Dall’Orto non ha soddisfatto Renzi e il Pd, e quindi, a maggior ragione, con tutti i suoi limiti, come ad esempio per quanto riguarda l’informazione del Tg1, Campo Dall’Orto va comunque difeso». Parole che non piacciono affatto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli: «Renzi non è un “mandante”, Campo Dall’Orto non era un “servo” e non è un “bersaglio”, la Rai non è la cartina di Risiko. E soprattutto Fico deve provare a realizzare che il suo ruolo non è capo degli ultras ma presidente della Vigilanza».
Un botta e risposta in cui si inseriscono anche i consiglieri Rai. «Il destino di Campo Dall’Orto non dipende certo né da Fico né da Renzi, da chi lo “arruola” o da chi lo abbandona, ma dipende dai risultati che ottiene come direttore generale» dice Franco Siddi. Replica al presidente della Vigilanza l’altro consigliere Rai Guelfo Guelfi: «Il presidente Fico è talmente abituato a essere eterodiretto che vede in qualsiasi nostra posizione una direzione esterna ai fatti: non è così, si è aperta in cda una discussione di merito sui piani di produzione e di trasmissione che continuerà, c’è stato un confronto acceso, documentato, ma non c’è nessuna scomunica nei confronti del direttore generale».