Il realismo virtuale dei mondi digitali
Minecraft Marketplace partirà in primavera e sarà aperta a creators scelti da Microsoft e quindi con identità registrate. Potranno condividere e vendere con Minecraft Coins dai singoli oggetti digitali fino a mondi più strutturati. Microsoft, come avviene anche sugli app store, tratterrà il 30% per ogni singolo acquisto. La valuta dei Minecraft Coins sarà acquistabile nei seguenti tagli : 1,99 dollari per 300 coins, 4,99 dollari per 840 coins e 9,99 dollari 1,720 coins. I giocatori potranno acquistare aprendo un account Xbox Live a pagamento. E i prezzi delle opere varieranno tra 2 e 10 dollari.
«In questa prima fase - spiega John Thornton, executive producer di Minecraft Realms - la nostra attenzione sarà tutta concentrata sui contenuti che verranno accuratamente controllati e quindi sulla scelta dei “creatori” cioè degli imprenditori che potranno vendere le loro opere nel nostro mercato».
Come per Walt Disney e Nintendo il controllo dei contenuti è l’asset da mettere in sicurezza. Thornton mi spiega che è stata formata una squadra per guardare da vicino questi mondi di mattoni in modo che nessuno nasconda contenuti inappropriati. Sarà interessante capire quali regole dovranno seguire i creators. Se l e grandi aziende dell’intrattenimento vorranno mettere un piede in questo mercato magari per lanciare in chiave di marketing oggetti e mondi ispirati a un prodotto prossimo al lancio sul mercato. Sarà in definitiva importante capire se l a creatività degli utenti troverà una fonte di sostentamento tale da rendere sostenibile la loro passione e trasformarla in una professione. Se la piattaforma si arricchirà velocemente di contenuti come avviene sugli app store e se quindi si porrà un tema di visibilità o di selezione del talento. O se ci troveremo di fronte a ennesimo nuova variante di gig economy digitale.
A questa domanda il giovane Delaney non risponde. Si limita a sorridere sornione.