Basilicata, nuovo stop all’Eni in Val d’Agri
«Inadempienze e r itardi» sul piano ambientale: la Regione blocca l’attività del Centro di Viggiano
p Nuovo stop al Centro olio Val d'Agri dell'Eni di Viggiano. La «sospensione di tutte le attività» arriva in tarda serata, alla vigilia di Pasqua, in seguito a una delibera dalla Giunta regionale della Basilicata e viene comunicata dal governatore lucano Marcello Pittella ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, Gianluca Galletti e Carlo Calenda. La situazione precipita, dopo una riunione in via straordinaria della stessa Giunta al termine di un vertice convocato di urgenza in Prefettura a Potenza, dopo i controlli dei tecnici della Provincia e quelli dell'Arpab che «anche nelle ultime ore, hanno evidenziato la migrazione della contaminazione, causata dallo sversamento dei serbatoi del Cova di Viggiano» e anche a fronte di «inadempienze e ritardi da parte di Eni rispetto alle prescrizioni regionali».
Torna quindi alla ribalta il Centro Oli che era stato chiuso per alcuni mesi, dalla primavera all'estate dello scorso anno, dopo un'inchiesta della Procura di Potenza. A provocare il nuovo stop questa volta è la Regione Basilicata che già nelle scorse settimane aveva reso noto che sette campioni prelevati dall'Arpab fuori dal Centro Olio avevano dimostrato la presenza, «molto cospicua», di manganese e ferro e anche di idrocarburi policiclici aromatici. Nel corso del vertice in Prefettura la Regione ha diffidato l'Eni «alla tempestiva ottemperanza delle prescrizioni (contenute nelle misure di emergenza) più volte intimate dal massimo Ente locale e volte a fermare l'avanzamento della contaminazione».
Dal canto suo l’Eni «in attesa di poter esaminare i contenuti della delibera della Giunta regionale» ha sottolineato che «le operazioni per la messa in sicurezza e le attività di caratterizzazione sono condotte con la massima diligenza e impiego di risorse, offrendo continua e fattiva collaborazione a tutti gli organi competenti».
LA RISPOSTA DEL GRUPPO «Le operazioni per la messa in sicurezza sono condotte con la massima diligenza, continua collaborazione con tutti gli organi competenti»