Italmobiliare chiama i soci su riassetto e investimenti
Italmobiliare si prepara a riunire la prima assemblea dei soci nel dopo Italcementi. E questo mentre il mercato si interroga sulla effettiva riuscita del riassetto che sarà votato dagli azionisti la prossima settimana e sui prossimi investimenti della società.
Il nodo del prezzo
Subito dopo Pasqua, la società che fa capo alla famiglia Pesenti riunirà l’assemblea degli azionisti. Si tratta della prima assise, e del primo bilancio, in cui Italmobiliare agirà da holding di partecipazioni pura, e non, come in passato, da socio di controllo di Italcementi, venduta lo scorso anno a HeidelbergCement per un valore di 1,7 miliardi. Denari importanti che hanno contribuito a formare il maxi utile dell’esercizio appena archiviato, pari a 759,8 milioni di euro. Inoltre la holding ha deciso di distribuire ai suoi azionisti un dividendo di 1 euro pari a più del doppio di quanto pagato un anno prima e ha deliberato una Offerta pubblica di acquisto volontaria del valore di 100 milioni di euro a cui l’azionista di maggioranza, rappresentato da Efiparind, socio al 44%, non aderirà. Una operazione, quest’ultima, che dovrà essere approvata dai soci. Ma il cui esito, allo stato attuale, appare incerto. Il nodo è rappresentato dai valori di Borsa del titolo. Due numeri spiegano il perché. Nel dettaglio il prezzo di acquisto dell’Opav annunciata è pari a 50 euro per azione. Che sommato alla cedola di 1 euro porta il valore a 51 euro. Tuttavia da diverse settimane le quotazioni sono piu alte di questa soglia e viaggiano attorno ai 52 euro (51, 6 euro venerdi scorso). In pratica non c’è allo stato attuale convenienza ad aderire all’Opav.
Tuttavia, si fa notare sul mercato, il prezzo dell’Opav seppure sotto i corsi attuali di Borsa rappresenta un premio di circa il 23,6% sulla media dei 12 mesi prima dell’annuncio. Peraltro il titolo negli ultimi cinque anni ha registrato un incremento di oltre il 150% (più di 7 volte quello che ha fatto la Borsa). Quindi nonostante la differenza di valore, l’Opav in rampa di lancio rappresenta comunque una occasione per monetizzare a un prezzo certo l’incremento di valore di questi ultimi anni.
Un miliardo da investire
Ad ogni modo, esiste il rischio, concreto, che l’Opav non riscuota grande successo. Se così fosse Italmobiliare si troverà comunque 100 milioni in più in cassa rispetto a quanto preventivato.
Risorse che si andrebbero a sommare alla cassa già ricca della società. Che finora è stata investita solo in parte.
Della liquidità proveniente dalla cessione di Italcementi di circa 880 milioni (oltre alla quota in HeidelbegCement che al momento dell’accordo valeva oltre 785 milioni), circa 215 milioni sono infatti stati utilizzati per l’acquisto di BravoSolution e Italgen da Italcementi. Circa 110 milioni sono stati investiti in Clessidra. Circa 130 milioni sono stati spesi per l’operazione dividendo straordinario e conversione azioni risparmio Italmobiliare.Tenuto conto del cash e partecipazioni ‘cash equivalent' c’è una capacità di investimento diretto superiore a 1 miliardo di euro.
La società starebbe valutando diversi dossier, ma per ora solo uno sarebbe in fase avanzata. Si tratta dell’acquisizione di una quota di minoranza di Tecnica group, leader italiano nel settore degli scarponi da sci e delle scarpe da montagna. L’operazione, secondo indiscrezioni, potrebbe essere chiusa a giugno.
FARO SULL’OPAV I titoli in Borsa sopra il prezzo dell’Offerta, nonostante il maxi-premio. Attesa la mossa dei fondi. Vicino l’ingresso in Tecnica