Occasione di un «nuovo inizio»
« Ese diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che è stato quando strisciavi per terra e non volevi le ali » ( A. Merini). Dal verbo latino re- ex- captare, composto da re ( con valore iterativo), captare ( intensivo di capere: prendere, trarre), ex ( fuori). Nel linguaggio comune, il riscatto è l’atto di liberazione di una persona o di un oggetto che si trovi o che si senta, per qualsiasi motivo, in uno stato negativo di soggezione. Il riscatto può avvenire mediante un trasferimento di risorse esterne ( ad esempio, economiche) o grazie all’investimento di risorse interiori, che trasformano e modificano in positivo la condizione negativa di partenza. Il riscatto è presente in tutte le più diffuse religioni. Nel Nuovo Testamento, Gesù è « venuto per dare la propria vita in riscatto per molti » ( Mc 10,45); è morto ed è risorto cioè per liberare l’umanità da tutto ciò che le impedisce di vivere in pienezza la sua dignità di creatura di Dio. È questo, in fondo, il senso della Pasqua cristiana.
Le favole raccontano di interventi che, dall’esterno (la fata, l’incantesimo, ecc.) riscattano (il brutto anatroccolo, Cenerentola). Qui invece si vuole sottolineare il valore dell’impegno e del sacrificio necessari per la liberazione, che fa del riscatto una sorta di “nuovo inizio” per la storia di una persona o di una comunità, imprimendo stili di vita e avviando percorsi del tutto nuovi. Nella vita reale non esistono incantesimi o fate: l’intervento per dare un inizio nuovo alla propria vita, è frutto di consapevolezza, di fatica e di duro lavoro, fatto possibilmente assieme ad altri. Ciò restituisce coraggio e legittimo orgoglio. Sono certo di non essere il solo ad aver conosciuto storie di riscatto personale di carcerati che, a partire dall'esperienza di detenzione, hanno intrapreso una strada per “preparare” il loro rientro a casa, sognando e iniziando a costruire un avvenire diverso; penso alle storie di tanti “poveri cristi” denigrati e derisi solo perché poveri o deboli, che hanno trovato la chiave (a volte le persone giuste) per riscattare le proprie condizioni di partenza, davvero disgraziate; penso alle tante donne che hanno trovato il coraggio di denunciare i propri uomini per iniziare un percorso di riscatto liberatorio dalla violenza e dall’oppressione. Ciò mi fa dire che è proprio vero: «Ogni persona possiede un valore infinito, che è appunto quello del suo riscatto» (A. Pronzato). A patto che non si trasformi in rivalsa per ri-affermare una supremazia perduta o ri-appropriarsi di uno spazio di potere nella società/famiglia/luoghi di lavoro. C’è una strada che sicuramente porta al riscatto di sé :« Nonmirare al riscatto se lo desideri; fai soltanto ciò che ami e in cui credi, ed esso arriverà naturalmente» (D. Frost).