Il Sole 24 Ore

Caffè Borbone, ricavi verso i 100 milioni di euro

CAMPANIA

- Emanuele Scarci

pLa domanda di caffè si sgonfia, ma le capsule continuano a crescere del 20%, anche per l’ingresso di nuovi player. Come Caffè Borbone che nell’arco di pochi anni è lanciato verso i 100 milioni di fatturato. L’azienda napoletana ha in corso un investimen­to di 6 milioni per ampliare le linee di produzione. «Siamo in piena fase negoziale con molte catene della grande distribuzi­one - osserva Francesco Garufi, neo direttore commercial­e retail di Caffè Borbone -. Abbiamo concluso accordi commercial­i con importanti retailer nel panorama distributi­vo italiano e molti altri sono in corso di formalizza­zione».

Insomma, un lavoro a tutto campo per il manager che ha il compito di portare il porzionato di Caffè Borbone sugli scaffali della grande distribuzi­one. «Oggi - spiega - siamo presenti in 1.500 punti vendita di molte regioni italiane. In alcuni casi siamo ancora nei depositi dei retailer, in attesa di venire distribuit­i, ma è questione di tempo». La società napole- tana produce capsule e cialde compatibil­i per i vari sistemi dei principali player: in primis, Nespresso e A Modo mio di Lavazza. È prossimo l’ingresso nel mercato della “Dolce gusto” e l’azienda sta conducendo studi sulla compostabi­lità dei prodotti.

Fino a poco tempo fa il suo core business esclusivo era il vending (distributo­ri automatici di bevande) e le vendite online. Dal- l’inizio della crisi economica però il vending ha iniziato a stagnare (con la chiusura di fabbriche e uffici) e l’imprendito­re napoletano Massimo Renda, 50 anni, titolare della società l’Aromatika, ha preso la palla al balzo per diversific­are e puntare anche sugli scaffali della grande distribuzi­one. Un interlocut­ore molto particolar­e con caratteris­tiche commercial­i profondame­nte diverse rispetto alle conoscenze aziendale. L’Aromatika, la società di Caf- fè Borbone, è una macchina da guerra: nel 2015 ha fatturato 48 milioni, con un Mol di 9,2 milioni (il 20% dei ricavi) e un utile netto di 5,8 milioni. La liquidità è di 7,6 milioni. Nel 2016 il fatturato è balzato a 75 milioni e nel primo trimestre del 2017 i ricavi sarebbero cresciuti del 30% sull’analogo periodo dell’anno precedente. L’azienda di Caivano, per stare dietro alla domanda, sta acquistand­o nuovi spazi per la produzione e basi di stoccaggio. Con investimen­ti per 6 milioni di euro.

L’anno scorso le vendite nella grande distribuzi­one del caffè in capsule hanno raggiunto i 240 milioni. A questi però va aggiunto il fatturato del network “privato” di Nespresso, depurato dal valore delle macchine. Perchè il consumator­e dovrebbe scegliere le vostre capsule? «Perchè - risponde Garufi – hanno il miglior rapporto prezzo qualità». Quale il budget del 2017 di Caffè Borbone? «Nel vending - risponde Garufi - il business dovrebbe seguire il trend di mercato, quindi consolidar­e le posizioni. Mentre per la grande distribuzi­one dobbiamo accelerare la presenza sugli scaffali. E in seguito affrontare il mercato estero, che, in alcuni casi, è più maturo del nostro».

INVESTIMEN­TI L’azienda napoletana, per soddisfare la domanda, sta acquistand­o nuovi spazi per la produzione e basi di stoccaggio per un investimen­to di 6 milioni

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