Gemelli ultraterreni C
he fatica vivere. Non importa se sei giovane, non importa se abiti in una grande, moderna città dove tutto è a portata di mano. Maureen è giovane, e vive per lavoro a Parigi. Eppure... Eppure è totalmente infelice. Esce da un trauma dolorosissimo, la morte del fratello gemello, avvenuta da poche settimane; fa un lavoro che odia, “personal shopper”, ovvero compra abiti gioielli cosmetici per una donna del jet set internazionale, troppo impegnata per avere il tempo di farlo di persona. E poi Maureen ha una caratteristica che la rende differente da tutti gli altri: ha capacità medianiche, “sente” le presenze dell’aldilà. Non è mera suggestione, è davvero una “iperpotenza sensoriale” che condivideva con il fratello. Il quale, prima di morire, le ha promesso di venirla a trovare. Mix di generi, il film di Assayas, si avventura nei labirinti oscuri della psiche umana, aggiungendo alla suggestione degli spiriti il pepe di una storia che vira ad un certo punto verso il thriller. Perché la ricca datrice di lavoro viene uccisa, e alla protagonista cominciano ad arrivare sul telefonino criptici messaggi di un anonimo che sembra conoscere ogni particolare della sua vita. È una presenza aliena anche lui? O è un perfido maniaco che tenta di coinvolgerla in diaboliche trame? I lunghi scambi via WhatsApp cominciano a creare dipendenza, e nemmeno i contatti via Skype con il fidanzato che lavora nei lontani Emirati danno la calma necessaria alla protagonista, che peraltro non ha mai smesso di cercare il contatto con l’anima del gemello, in una casa dalle atmosfere horror. Film “di testa”, teoria che si fa immagine e trama, «Personal shopper» si immerge nel caos spezzettato della comunicazione ipertecnologica, cercando caparbiamente (inutilmente?) un filo d’Arianna. Maureen nel Paese dello sconcerto potrebbe essere nostra sorella gemella… %%% %%