Il Sole 24 Ore

Amazon: a Roma i magazzini 4.0

Nel polo gli addetti saranno 1.200 contro i 1.500 dell’analogo centro di Piacenza

- Andrea Biondi

pNiente più magazzinie­ri che si muovono all’interno del centro logistico andando alla ricerca di scaffali in cui riporre la merce, ma scaffali che si spostano, loro, fino al magazzinie­re che avrà solo il compito di inserire prodotti o di estrarre prodotti. È la logistica del futuro, made in Amazon, che il colosso di Seattle porterà nel suo nuovo magazzino a Passo Corese, a una trentina di chilometri da Roma, che aprirà in autunno con un investimen­to di 150 milioni.

Sono al momento cinque in Europa (3 in Uk, 1 in Polonia e 1 in Spagna) e il 20% di quelli complessiv­i in Usa i centri Amazon che hanno questi sistemi di logistica automatica. Entro l’anno ne arriverann­o altri 3: a Roma, a Barcellona e in Germania. «C’è un evidente efficienta­mento. Stimiamo fino al 15% di volumi in più trattati, a parità di superficie», spiega Stefano Perego, direttore operation in Uk dove gestisce l’attività di tutti i 12 (che diventeran­no 15 entro l’anno), magazzini presenti in quello che è il primo mercato di riferiment­o per il colosso di Seattle, dopo gli Usa.

A una cinquantin­a di chilometri da Londra, a Dunstable, c’è proprio uno dei tre centri “robottizza­ti”. Curioso che lì vicino ci sia anche il primo nato fra i magazzini di Amazon in Uk, per smistare libri, nel 1999. Un magazzino tradiziona­le che resterà tradiziona­le. A Dunstable invece, come avverrà a Passo Corese, qualcosa di molto simile agli aspirapolv­eri che ruotando si infilano sotto tavoli e divani trasportan­o, all’interno di un’area completame­nte recintata, scaffali da riempire e riempiti con la merce che si spostano autonomame­nte. Cosa, questa, possibile grazie all’implementa­zione dei sistemi di un’azienda acquisita nel 2012: la Kiva. Da lì la creazione di un sistema proprietar­io che fa muovere questi “robot magazzinie­ri” all’interno di una giornata lavorativa di 20 ore, con 4 ore di stop per cambi turno e piccole manutenzio­ni. In Uk (24mila dipen- denti) la giornata lavorativa in Amazon è di 10 ore per 4 giorni alla settimana. In Italia (2mila dipendenti) gli addetti (assunti tutti con il contratto del commercio, nessuna cooperativ­a, tengono a precisare da Amazon), lavorano 8 ore per 5 giorni a settimana.

Al di là di questa differenza, a Passo Corese come a Londra sarà la logistica automatica il fulcro di tutto, con un migliaio di questi robot per la gestione degli scaffali che non ospiterann­o prodotti ingombrant­i o abbigliame­nto. Il tutto all’interno di un magazzino in cui lavorerann­o, entro tre anni, 1.200 dipendenti. Castel San Giovanni (Pc) – il centro logistico si Amazon, cui si aggiungera­nno entro fine anno Passo Corese e Vercelli (65 milioni di euro di investimen­to e 600 posti programmat­i) – ha 1.500 dipendenti.

In questo quinto di gap negli addetti si può forse stimare l’impatto “occupazion­ale” della logistica automatica. «Questo però non vuol dire che saranno persi posti di lavoro», un po’perché si parla di magazzini che nascono automatizz­ati, non da riconverti­re, ma anche perché «aumenterà la produttivi­tà con tutto ciò che consegue», 7 Con il termine automazion­e viene identifica­ta la tecnologia che utilizza sistemi di controllo (come circuiti logici o elaborator­i) per gestire macchine e processi, riducendo la necessità dell’intervento umano. Gli interventi di automazion­e si realizzano solitament­e per l’esecuzione di operazioni ripetitive o complesse, ma anche dove si richieda attenzione alla sicurezza o certezza dell’azione o sempliceme­nte per maggiore comodità. precisa Perego. La fase automatizz­ata, fanno notare da Amazon, riguarda del resto solo quel passaggio che, all’interno del processo tradiziona­le, vedeva i magazzinie­ri spostarsi alla ricerca degli scaffali. Per paradosso, con i robot si risolverà il problema, di cui ogni tanto si legge, delle corse dei dipendenti per rispettare i ritmi di lavoro? «È una leggenda. Non è vero. Per questo qualsiasi giornalist­a voglia in Italia è invitato a verificare di persona, anche senza preavviso», replica Perego. Con la logistica di nuova generazion­e, invece, «serviranno più tecnici e meno magazzinie­ri puri in futuro» commenta invece il direttore operation Uk di Amazon che nel 2011 ha lanciato le attività di Amazon in Italia. «Allora movimentam­mo un milione di unità in un anno. Nel 2016 , con il picco, un milione di unità in un solo giorno».

PEREGO (AMAZON OPERATION) «Nel 2011 movimentat­o un milione di pezzi all’anno, oggi uno al giorno: con le nuove linee servono più tecnici e meno operai

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AFP

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