Sul Delta del Po l’offerta si amplia
«Meet in green» è il filo rosso della rinascita della terra tra i due fiumi
pIl territorio del Delta del Po rilancia se stesso e, con una oculata strategia di marketing territoriale, si propone come destinazione, in particolare per il segmento Mice, votata al verde e alla natura. “Meet in green” è il leitmotiv che sottende ad una serie di investimenti e di iniziative che, nell’ultimo anno e mezzo, grazie al lavoro di Rovigo convention & visitors bureau, hanno portato in Polesine - la terra “tra due fiumi” - congressi medici, business meeting, team cooking. Le tenute rurali o le ville venete (tra le altre, villa Badoer di Fratta Polesine), ma anche il parco del Delta del Po, patri- monio Unesco, i numerosi esempi di archeologia industriale, l’autodromo di Adria, unico in Veneto, i siti storici come Palazzo Roverella a Rovigo, la Pinacoteca dell’accademia dei Concordi, il museo della giostra di Bergantino o quello dei Grandi Fiumi; sono tutti esempi di arte e cultura che fanno del territorio tra le province di Rovigo, Venezia e Ferrara terra di grande attrattività. «In queste terre è ancora diffuso il pensiero che “qui non c’è niente” - spiega Cristina Regazzo, responsabile del Coordinamento Rovigo convention & visitors bureau Rete d’imprese -, ma la prospettiva da valutare è un’altra: è profondamente cambiata la domanda e oggi la richiesta di luoghi immersi nella natura, spazi aperti dove arte, cultura e enogastronomia con- vivano, è molto forte. Poi bisogna andare incontro alle esigenze: dai congressi su misura agli eventi come Eurolambretta 2017, il raduno internazionale di lambrette che si svolgerà all’autodromo di Adria dal 2 al 4 giugno prossimi per il quale abbiamo già 1.800 iscritti e gli alberghi del Polesine tutti esauriti».
Una spinta significativa al nuovo corso turistico del Polesine è da ricercarsi nella collaborazione tra le tre associazioni di categoria rodigine Confindustria, Confesercenti e Confocommercio che nel 2015 ha favorito la nascita di una rete di imprese che ora, a monte, si occupa del marketing territoriale. Grazie al Protocollo Polesine, accordo sottoscritto tra Regione Veneto e ministero dello Sviluppo economico per il rilancio produttivo dell’area a seguito della grave crisi socio-economica occupazionale, nel triennio 2014-16 si è potuto beneficiare di fondi per circa 75mila euro. Altri fondi, più ridotti, sono provenuti dalla Camera di commercio (ora, dopo l’accorpamento, Camera di commercio di Venezia, Rovigo e Delta lagunare) per l’attuazione di azioni di promozione della destinazione Rovigo. «Rovigo e l’intero Polesine possono “dire la loro” - interviene ancora la Regazzo - nonostante siano “piccole” destinazioni, in particolare come mete di meeting aziendali, congressi, viaggi business, esposizioni, campagne pubblicitarie e persino corsi di formazione per studenti o workshop tematici. Molte sono le proposte che si possono organizzare tra terra e acqua, paesaggio suggestivo che continua ad affascinare chi proviene da grandi città e qui trova un’altra dimensione. Prova ne sono i già numerosi risultati importanti che stiamo portando a casa».
SINERGIE In un lavoro di squadra coordinato dal Rovigo Convention Bureau operano assieme Confindustria, Confcommercio e Confesercenti