In calo il traffico nell’Adriatico
un deciso calo il traffico crocieristico in Adriatico. Lo evidenziano le previsioni di Risposte turismo, la società di ricerche guidata da Francesco di Cesare, che le ha presentate all’apertura della terza edizione dell’Adriatic sea forum , tenutasi quest’anno a Budva, in Montenegro. Secondo l’Adriatic sea tourism report, dunque, nel 2017 nei porti crocieristici dell’Adriatico saranno movimentati circa 4,73 milioni di passeggeri, pari a -6,51% sul 2016 e saranno effettuate 3.428 toccate nave: -8,01% rispetto all’anno scorso.
Questi dati, precisa lo studio, sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle previsioni di 18 (per quanto riguarda i passeggeri) e 26 (per quanto attiene alle toccate) porti crocieristici dell’Adriatico; scali che nel 2016 hanno complessivamente rappresentato il 94,7% del totale passeggeri movimentati e il 91,8% delle toccate nave.
«La crocieristica – spiega di Cesare - può contare oggi su una selezione di porti qualificati per infrastrutture e servizi su entrambe le coste adriatiche, e se i numeri 2017 non fanno sorridere è perché i tragici fatti di terrorismo nel Mediterraneo, unitamente alla ancora irrisolta situazione di Venezia (il riferimento è alle regole per il transito delle grandi navi da crociera, ndr), portano le compagnie ad alleggerire la propria presenza in Adriatico a beneficio di altre aree mondiali che negli anni (Asia su tutte) sono cresciute moltissimo».
A livello di singoli porti, il 2017, si legge nel report, dovrebbe comunque chiudersi «con Venezia saldamente al primo posto, con circa 1,42 milioni di crocieristi movimentati (-11,4%) e 473 toccate nave (-10,6%), seguita da Dubrovnik con circa 744mila crocieristi (-10,7%) e 537 toccate nave (-16%) e da Corfù, con 635mila crocieristi (-15,2%) e 408 toccate nave (-15,2%)».
Lo studio contiene anche le previsioni 2017 relative alla movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi e catamarani in 16 scali, rappresentativi del 58% del totale dei passeggeri movimentati nel 2016. Secondo Risposte turismo, «l’anno in corso dovrebbe chiudersi con una leggera crescita rispetto al 2016
CONTRAZIONE A determinare la discesa, i fatti di terrorismo nel Mediterraneo e la situazione irrisolta delle grandi navi a Venezia
(+1,5%), per un totale di 17,9 milioni di passeggeri. Stabile, invece il numero atteso delle toccate nave (circa 83.800, +0,3%)».
Nel 2016, la leadership sul settore ferry e affini èstato della Croazia, con circa 8,9 milioni di passeggeri movimentati (+3,1% sul 2015) e circa 48mila toccate nave (+10,6%). Alle sue spalle si colloca la Grecia, con circa 4,6 milioni di passeggeri (+4,4% sul 2015) e circa 25mila toccate nave (+0,4%); e poi l’Italia, che nel 2016 ha fatto registrare circa 2,8 milioni di passeggeri (+1,5% sul 2015) e 7.100 toccate nave (-15%). Per quanto riguarda, infine, i porti turistici vagliati nel report (65 marine), «il 53% degli intervistati prevede nel 2017 una stabilità nel valore della clientela, mentre il 42% si aspetta un incremento».