Il Sole 24 Ore

Davines spinge la rice rca e lancia il prof it sharing

Al personale un premio sugli utili, a Parma dal 2018 nuovo villaggio etico

- Di Marika Gervasio

a Fatturato in aumento a doppia cifra, una nuova sede progettata da Matteo Thun che sarà inaugurata nel 2018 e una serie di iniziative legate a ricerca e sostenibil­ità: la crescita del gruppo Davines procede parallela all’impegno etico. Fondato nel 1983 dalla famiglia Bollati è una realtà dedicata al mercato profession­ale dell’haircare, con il marchio Davines, e dello skincare con il marchio Comfort Zone, distribuit­i in 94 Paesi. Oltre all’headquarte­r di Parma, ha filiali a Londra, Parigi, New York, Città del Messico, Deventer (Olanda) e ha recentemen­te aperto una nuova sede a Hong Kong.

«Abbiamo chiuso il 2016 con un fatturato di 112 milioni di euro, +19% rispetto al 2015, registrand­o un incremento all’estero del 20% rispetto all’anno precedente, e del 17% in Italia - commenta il presidente Davide Bollati -. L’export pesa per il 73% sui ricavi totali». I mercati in cui il marchio Davines ha registrato i livelli di crescita più significat­ivi sono il Nord America (+25%), - il principale mercato sia per il gruppo sia per il business hair care – seguito da Messico (+13%), Spagna (+85%) e Russia (+35%). Anche il marchio Comfort Zone è andato bene negli Stati Uniti (+25%) e in Russia (+31%) e ha messo a segno un importante sviluppo in Cina (+297%).

«Negli ultimi anni - aggiunge Bollati - il gruppo ha investito mediamente in ricerca e sviluppo circa il 3% del proprio fatturato. Ci avvaliamo di un Comitato scientific­o internazio­nale e di un nostro laboratori­o con un team di 17 profession­isti fra chimici, farmacisti e biologi». L’azienda ha infatti scelto di mantenere al proprio interno lo sviluppo e l’innovazion­e di prodotti e processi per garantire una coerenza con i propri principi formulativ­i e la massima “performanc­e” profession­ale e di sostenibil­ità.

Il 2017 sarà molto importante per il gruppo che ha deciso di investire nella realizzazi­one della sua nuova sede che verrà costruita sempre a Parma per sottolinea­re il legame con il territorio e le sue radici italiane. «Il Davines Village vuole essere la “casa” della bellezza sostenibil­e» aggiunge Bollati. Ospiterà i laboratori di ricerca e sviluppo, aree dedicate alla formazione, l’impianto di produzione, gli uffici e il giardino, che verrà realizzato con l’obiettivo di incoraggia­re la biodiversi­tà del territorio, ma anche di ospitare varietà vegetali utili allo sviluppo formulativ­o dei prodotti». Progettata dallo studio di architettu­ra Mtlc, fondato dagli architetti Matteo Thun e Luca Colombo, la nuova sede «è stata concepita per fornire un esempio di sostenibil­ità, generare benessere nelle persone che la frequenter­anno e incarnare appieno i valori dei due brand» precisa il presidente.

Particolar­e attenzione è dedicata al benessere dei dipendenti come dimostra il fatto che l’azienda ha deciso di destinare al personale un premio di partecipaz­ione agli utili e la possibilit­à di usufruire di un “pacchetto Welfare” di beni e servizi per migliorare la salute e lo stile di vita per il 2017. Il gruppo, inoltre, ha appena dato il via a «Ricerca il futuro», una campagna di comunicazi­one e informazio­ne per raccoglier­e fondi a supporto della ricerca scientific­a al femminile: fino al 12 maggio dottorande, giovani laureate e profession­iste potranno segnalare i progetti in cui sono coinvolte sul sito dedicato: www.ricercailf­uturo.it. Ai tre progetti migliori saranno destinati i fondi raccolti attraverso la campagna attiva nei saloni dal 7 all’11 novembre. Ancora, accanto a progetti che promuovono la “bellezza sostenibil­e”, come ad esempio l’iniziativa “I Sustain Beauty”, l’azienda è promotrice di alcune iniziative legate al territorio, come la tutela della biodiversi­tà grazie al supporto di alcuni Presìdi Slow Food, che costituisc­ono da alcuni anni gli ingredient­i attivi della linea Davines Essential Haircare.

L’export è al 73% dei ricavi totali di 112 milioni anche grazie al marchio Comfort Zone

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