Il Sole 24 Ore

Scala, via al piano triennale

Il cda approva una programmaz­ione più ricca che in passato, con 15 opere

- Di Giovanna Mancini

Via libera alla nuova stagione e al primo piano triennale della Scala di Milano. Dopo mesi di confronto tra la linea del sovrintend­ente Alexander Pereira – che sostiene la necessità di offrire un cartellone più ricco di opere e balletti rispetto al passato – e quella più cauta di alcuni consiglier­i, propensi invece a contenere i costi di produzione, ieri mattina è prevalsa la posizione del sovrintend­ente e il piano triennale del teatro è stato approvato dal cda della Fondazione scaligera, con un solo astenuto.

Si conferma così, per il prossimo triennio, la scelta di realizzare stagioni più ricche rispetto al passato, con circa 15 titoli d’opera in cartellone (rispetto ai 12-13 titoli che tradiziona­lmente andavano in scena prima della stagione “speciale” di Expo 2015) e un budget annuale attorno ai 120 milioni di euro (121 nel 2017), sulla linea di quanto è avvenuto dal 2015 in avanti, in coincidenz­a del resto con l’arrivo al Piermarini dell’attuale sovrintend­ente. La stagione 2017/2018, che il prossimo 7 dicembre sarà aperta dall’«Andrea Chénier» di Umberto Giordano diretto da Riccardo Chailly, sarà presentata nei dettagli il prossimo 31 maggio. Le opere saranno appunto 15, mentre nove saranno i balletti, di cui due ospitalità del Bolshoi di Mosca. Gli appassiona­ti di Riccardo Muti dovranno però aspettare ancora almeno fino alla stagione successiva per vedere il ritorno del maestro al Piermarini, forse con la «Wally» di Alfredo Catalani.

Tuttavia, questa linea di un ritmo “intensific­ato” della produzione non convince tutti i consiglier­i e per questo l’approvazio­ne del piano triennale era slittata nei mesi scorsi. Tra i più critici, la rappresent­ante di Regione Lombardia, l’assessore alla Cultura Cristina Cappellini (ieri mattina assente), e Francesco Micheli, nominato nel cda dal ministero per i Beni culturali, che ieri si è astenuto. «Non ho votato contro per evitare una spaccatura – spiega Micheli – ma resto convinto che la situazione economica attuale del Paese e le prospettiv­e incerte consiglier­ebbero una maggiore cautela. Aumentare la produzione è rischioso, in un momento in cui i contributi pubblici sono sempre più risicati e inoltre si fatica a riempire le sale anche con i capolavori». La formula ideale, secondo Micheli, sarebbe un cartellone annuale con 12 o massimo 13 opere in programma.

Una produzione più sostanzios­a, secondo il sovrintend­ente Pereira, è invece utile anche ad accrescere la notorietà del brand Scala nel mondo e dunque ad attrarre investimen­ti privati, anche dall’estero.

«I conti sono in ordine», ha precisato al termine della riunione il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che è anche presidente della Fondazione. Il sindaco si è dimostrato soddisfatt­o per l’esito della votazione: «C’è stata un’astensione, ma nessuno ha votato contro e lo considero una buona cosa».

L’approvazio­ne del piano triennale era attesa anche dai sindacati, che in queste settimane sono impegnati nel confronto con la direzione per la definizion­e della pianta organica del teatro, su cui avrà certamente un impatto anche il nuovo piano: i lavoratori chiedono infatti che, a fronte di una produzione che rimarrà sugli stessi livelli degli ultimi due anni, anche l’organico (circa 920 dipendenti) venga confermato. Gli incontri con la sovrintend­enza ripartiran­no in questi giorni (il primo dovrebbe essere già oggi), per arrivare quanto prima all’approvazio­ne da parte del cda della pianta organica, che dovrà poi essere approvata dal ministero. Solo successiva­mente ripartirà il confronto anche sulla parte economica del contratto e sul modello organizzat­ivo del teatro.

 ??  ?? Riccardo Chailly. Il maestro dirigerà l’Andrea Chénier, opera inaugurale della stagione 2017-18
Riccardo Chailly. Il maestro dirigerà l’Andrea Chénier, opera inaugurale della stagione 2017-18

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy